Antonio Fresa e il suo piano solo: balsamo per l’anima

Condividi su

Sarà la festa del pianoforte, il cui suono invaderà la città di Napoli con circa duecento eventi suddivisi nei tre giorni che vanno da venerdì 9 ottobre a domenica 11 ottobre. Trecento pianisti si esibiranno nelle location più diversificate, si apriranno i salotti di tante case sparse nella città per ospitare un evento unico nel suo genere, così come si spazierà dai teatri ai conservatori, dall’aeroporto ai musei fino alle chiese. Pianocity è giunta ormai alla terza edizione napoletana e si aprirà venerdì in piazza Plebiscito con l’attesissimo The Column Concert, ovvero 21 colonne, 21 pianoforti, 21 pianisti.

Nel cuore di Napoli il complesso monumentale di San Paolo Maggiore ospiterà gli eventi negli spazi del chiostro, della sagrestia, del refettorio ma anche nell’atmosfera suggestiva della basilica: ed è qui che sabato alle 18.00, in maniera del tutto gratuita, sarà possibile lasciare andare le corde del proprio cuore sulle note del concerto in piano solo di Antonio Fresa, pianista che ha collaborato con artisti del calibro di Galliano, Lura, Susana Baca e Joe Barbieri, giusto per citarne alcuni.

Antonio Fresa non è solo un virtuoso e raffinato musicista, ma ormai da 15 anni si dedica ad un’altra grande passione, la scrittura della musica per il cinema. Nella chiacchierata che ci ha gentilmente concesso, Antonio ci ha spiegato come nella realizzazione di una colonna sonora attribuisce un ruolo fondamentale proprio al pianoforte, riuscendo a creare un suono magico e sognante che fino ad oggi è riuscito a dare sempre profondità alle scene ed a riscuotere enormi consensi. Basterebbe citare L’Arte della felicità, che ha vinto la 27° edizione degli European Film Awards come miglior film di animazione, e le cui note faranno parte del programma che ascolteremo sabato nella basilica di San Paolo Maggiore.

download
Basilica di San Paolo Maggiore

Ascolteremo anche brani tratti dalle colonne sonore realizzate per altri film quali El Campo di Hernan Belon e Non è giusto di Antonietta De Lillo, ma ascolteremo in anteprima anche i lavori che Antonio Fresa sta ultimando per i film di Stefano Incerti e Lucio Fiorentino: da sottolineare che, una parte consistente di tali composizioni, è stata scritta insieme a Luigi Scialdone, suo partner musicale ormai storico.

La scelta di fare un concerto di piano solo è nata proprio dall’entusiasmo di regalare al proprio pubblico le emozioni di un percorso di lavori cinematografici e di animazione: ‘’sarà un concerto dedicato all’animo, vivremo un’atmosfera surreale dove il vuoto si contrapporrà col pieno ‘’.

La location nel cuore di Napoli rafforza e rappresenta una scelta di vita e di amore per la città: ‘’ fare questo lavoro qui è leggermente sconveniente da un punto di vista della professionalità mentre da un punto di vista della creatività e dell’ispirazione è decisamente conveniente. Ecco perché ho scelto di essere rimasto qui e mi son lasciato guidare dal cuore ‘’.     

Da segnalare che a fine ottobre usciranno altri suoi due lavori: le artiste Pilar e Daniela Nardi, rispettivamente romana e canadese, godranno della sapiente guida artistica di Antonio Fresa e della qualità degli studi Mad, ovvero un gioiello di tecnologia e professionalità realizzato nel cuore di Napoli al servizio di musica, animazione e documentari.  E a tal proposito è in produzione Gatta Cenerentola, il secondo lungometraggio in animazione targato Mad, (nulla a che fare però col capolavoro di Roberto De Simone) la cui colonna sonora sarà curata tra gli altri anche da Antonio Fresa.

Un consiglio spassionato agli amanti della musica di qualità e agli amanti del bello: sabato 10 ottobre alle 18.00 nella basilica di San Paolo Maggiore è l’occasione giusta per far contento il proprio animo e per purificarlo dai bombardamenti mediatici quotidiani.

I natali glieli ha dati la terra di Giordano Bruno nel lontano 1972 ed è lì che ha alimentato la sua grande passione per lo sport e la musica: il Napoli come malattia ‘felicemente’ incurabile unitamente al running come aspirante maratoneta. Ama gli eventi di nicchia, ecco perché adora il jazz. Nei ritagli di tempo, invece, si perde nei numeri contabili dell’azienda per la quale collabora.