Casoria ha un’altra Santa: oggi a Roma la canonizzazione di Maria Cristina Brando

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10365830_1383586781961674_7776576771802446035_nDopo la canonizzazione di San Ludovico, proclamato Santo lo scorso 23 Novembre, a Casoria è ancora festa: questa mattina a Piazza San Pietro Papa Francesco proclamerà Santa Suor Maria Cristina Brando, fondatrice dell’ordine delle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato.

Maria Cristina, al secolo Adelaide Brando, nacque a Napoli nel 1856 da un’agiata famiglia borghese. A soli 12 anni si consacrò a Dio con voto di perpetua verginità. Maturò il desiderio di entrare fra le suore Sacramentine ma trovò l’opposizione del padre, che però le permise di raggiungere la sorella Maria Pia clarissa nel monastero delle Fiorentine a Chiaia in Napoli. Nella sua vita, segnata diverse volte dalla malattia, ebbe come consiglieri spirituali San Ludovico da Casoria, e il Venerabile Michelangelo Longo. Nel 1884 si trasferì definitivamente con un gruppo di consorelle nella cittadina di Casoria in provincia di Napoli, dove poté, finalmente, coronare il sogno di vivere adorando in modo perpetuo l’Eucaristia.

Il suo desiderio era erigere accanto alla sede della Congregazione una chiesa dove l’adorazione eucaristica fosse ininterrotta ventiquattrore su ventiquattro, e il 19 febbraio 1893 venne posta la prima pietra; frattanto Maria Cristina si dedicò alla catechesi e all’insegnamento ai ragazzi. Poco prima di morire, il 7 luglio 1903 Papa Leone XIII approvò l’Istituto con il nome di Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato. Maria Cristina si ammalò gravemente il 14 gennaio 1906, morendo il 20 gennaio a soli 50 anni. L’Istituto da lei fondato a Casoria, si allargò ad altre numerose case in Italia e all’estero, le suore membri della Congregazione oggi sono varie centinaia. Non compì mai miracoli in vita né diede segni soprannaturali, ma per la sua bontà e dolcezza subito si diffuse la sua fama di santità. E’ stata proclamata Beata nell’Aprile del 2003 da Papa Giovanni Paolo II dopo il riconoscimento di un miracolo avvenuto ad una donna filippina affetta da una gravissima malattia,  nota come “granulomatosi di Wegner”.

Il secondo miracolo riconosciuto alla Santa, che ha avviato il processo che ha portato alla canonizzazione, è avvenuto ad una donna di Amorosi, Maria Angela Di Mauro, che nel 2003 partecipò ad una veglia di preghiera in preparazione alla Beatificazione di Maria Cristina Brando , alla quale fu invitata da alcune persone che sapevano il dramma che stava vivendo perchè non riusciva ad avere figli. Il suo forte desiderio di maternità, unito ad una fede incrollabile, hanno consentito che accadesse il miracolo per intercessione della Santa. Nonostante lo scetticismo dei medici che ritenevano impossibile che Angela riuscisse a portare a buon fine una gravidanza nel 2005 è nato, con parto naturale un bambino sano e bellissimo: Pasqualino.Dopo la nascita di Pasqualino, la signora è rimasta incinta altre due volte ma in entrambi i casi non è riuscita a portare a termine le gravidanze. Pasqualino è stato definito da tutti proprio il figlio del miracolo!

Questa mattina, dunque, campane a festa, bandiere colorate ai balconi e clima di grande gioia in tutta la città per questo importante evento: b04-Chiesa4 diverse migliaia di Casoriani sono partiti in autobus alle prime luci dell’alba per assistere alla celebrazione in Piazza San Pietro, dove la Brando, unica italiana, verrà canonizzata insieme ad altre tre Sante, provenienti da diverse parti del mondo. Presenti le istituzioni civili e religiose, il comitato d’onore e numerosissimi fedeli. Chi non potrà prendere parte alla Celebrazione a Roma la seguirà in Tv e si recherà nella Chiesa delle Suore sacramentine per rendere un omaggio alla Santa, casoriana non di nascita ma, di certo, di adozione.

E’ questo un motivo che ci deve spingere, nonostante le brutture e le tante cose che non vanno, ad essere fieri della nostra Casoria, non solo oggi ma sempre. E chissà che l’esempio di questi Santi possa far crescere in ciascuno di noi il senso civico, l’attenzione all’altro e la cura di chi è nel bisogno. In fondo anche questo sarebbero un piccolo ma grande miracolo!

Classe ’85, una laurea specialistica in Economia e gestione delle imprese nel cassetto e un tesserino da giornalista pubblicista nel portafogli. Permalosa e testarda, non perde occasione per “fare polemica” ed è definita dai suoi amici come una “presenza che si fa sentire, una che pensa una cosa e ne fa cento”. Cattolica, appassionata di musica e libri, adora stare in mezzo alla gente. Si è avvicinata al giornalismo nel 2008 quasi per caso e da allora non lo ha più lasciato: scriverebbe sempre (se solo glielo lasciassero fare!). Ha una insana passione per la politica e per il territorio in cui vive.