Colera e dintorni: la risposta di un farmacista a “Libero”.

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E’ di qualche giorno fa il titolo- scandalo di un articolo di Pietro Senaldi su “Libero”, il quotidiano diretto da Vittorio Feltri, secondo cui una donna e il suo bambino, di ritorno dal Bangladesh, hanno portato il colera- scomparso ormai da decenni- a Napoli.  “Lo hanno portato i napoletani”, recita l’occhiello dell’articolo che in poche ore è diventato virale ed ha scatenato reazioni durissime non solo sui social ma da parte di tutto il mondo della cultura e dell’informazione nostrana.

“Auguro a Feltri di non ammalarsi a Napoli, ma di stare attento. Perché se io pensassi e facessi un titolo in prima pagina sul fatto che questa è una città in cui c’è il colera non ci verrei”, ha esclamato lo scrittore Maurizio De Giovanni. “E’ un esempio di come non si fa giornalismo”, ha tuonato  il Presidente dell’Ordine dei giornalisti Ottavio Lucarelli.  

Noi abbiamo raccolto- e riportiamo qui di seguito- lo sfogo e la replica di un farmacista casoriano che, con grande compostezza ma altrettanto grande indignazione, ha immaginato di reclamare, attraverso i social network, a Feltri e al suo giornale.

 

Egregio direttore Vittorio Feltri,
Egregio Dottor Pietro Senaldi,
apprendo dal vostro illustre quotidiano che il colera è tornato a Napoli. L’ultima epidemia in città risale al 1973, quando, a fronte di un migliaio di persone ricoverate, si stimarono una ventina di decessi. La tragicità dell’evento riportò alla memoria l’epidemia di fine ‘800, ricorderete certo cosa scriveva Matilde Serao ne “Il ventre di Napoli”.
Come voi stessi potrete verificare attingendo notizie ufficiali dal sito dell’Istituto Superiore di Sanità, nel mondo è ancora in corso la settima pandemia cominciata in Asia meridionale nel 1961, giunta in Africa nel 1971 e in America nel 1991.
Controllando gli “Annual epidemiological reports on cholera”, presenti sul sito dello “European Centre for Disease Prevention and Control” potrete verificare che ogni anno il colera raggiunge diversi Stati Europei.
Nello specifico, nell’ultima pubblicazione si riportano per l’anno 2014: 2 casi confermati in Belgio, 1 in Francia, 1 in Germania e 10 nel Regno Unito.
Per amor di precisione, mi permetto farvi notare che l’infezione è causata da sierogruppi di un BATTERIO e NON VIRUS, denominato Vibrio cholerae e che oggi la malattia è considerata endemica in molti Paesi e il batterio che la provoca non è ancora stato eliminato dall’ambiente.

Firmato
Un umile farmacista che ha il privilegio di svolgere la sua professione in provincia di Napoli.
A proposito, il farmacista dispensa farmaci e consigli, al pari di un giornalista che dispensa informazioni e spunti di riflessione, non vende giornali proponendo titoloni ad effetto.

Cordialità, Dott. Marco Morrone- farmacista.

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