I cento anni della chiesa del Sacro Cuore di Casoria.

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 di Margherita De Rosa

A Casoria, in occasione del primo centenario  della consacrazione della chiesa intitolata al Sacro Cuore di Gesù, la Congregazione delle suore Catechiste, guidate dalla Madre Generale, Suor Roberta Branco, ha dato vita ad un nutrito programma di iniziative di grande spessore spirituale, sociale e culturale a partire dal 1 settembre, giorno in cui S. E. Monsignor Orazio Francesco Piazza, Vescovo di Sessa Aurunca, ha dibattuto, all’interno della chiesa del Sacro Cuore, il tema “ Dalla distanza all’appartenenza: sentirsi chiesa in Cristo”; al convegno hanno offerto la loro sentita testimonianza i giovani della Diocesi, animando l’interessante momento di confronto con bellissimi canti; ancora più suggestivo è risultata la fase successiva “Luci nella notte”, che nulla a che vedere con lo sfavillare di particolari illuminazioni, poiché le luci altro non erano che i ragazzi stessi, che si sono portati per la città, nei luoghi di aggregazione dei loro coetanei per realizzare una sorta di evangelizzazione ad personam, così da indurre, benevolmente e con la forza di una testimonianza “alla pari”, i loro amici, di vecchia data o “neoconosciuti”, a recarsi in chiesa e avvicinarsi al sacramento della Confessione in questo che è l’anno della misericordia, per poi rimanere “attaccati a Cristo” e sentirsi parte viva di quella Chiesa che è madre che accoglie e sostiene i suoi figli, specie quelli che erano andati via e sono ritornati, come il Figliuol prodigo.

Tante le lacrime, tanta l’emozione, sicuramente anche qualche resistenza si è registrata ma la forza dell’esempio vissuto in prima persona ha fatto da sprone irresistibile per questi giovani, le cui “riconciliazioni” si sono protratte fino alle tre del mattino del 18 Settembre. Un’esperienza del genere a Casoria non si era mai organizzata e ci si augura che abbia a ripetersi, non solo per il successo evidente ma soprattutto perché essa è in piena armonia con la volontà del nostra papa Francesco, che tanto si adopera per una chiesa che esca fuori da se stessa e si porti tra la gente, annunciando la gioia di un cristianesimo vissuto nella letizia che scaturisce dalla certezza dell’essere figli amati infinitamente da Dio, qualsiasi possa essere la condizione, sociale o spirituale. Domenica 18 poi, nella sala teatro dell’Istituto Sacro Cuore è stato messo in scena lo spettacolo. “Favole a Casaurea: cunti e cunti della tradizione napoletana”, ideato dall’attore–regista Massimo Andrei, che ha avuto per interpreti Eduarda Iscaro ( musica e voce) e Christian Moschettino (tenore). Il bravissimo Massimo Andrei, con delicatezza e maestria ha portato sulla ribalta antiche storie, intrecciandole col vissuto casoriano degli anni in cui vi era Santa Giulia Salzano, fondatrice della congregazione delle suore del Sacro Cuore, fondendo l’aspetto religioso con una quotidianità fatta di poesia, fantasia e verità, talvolta dolorosa: un mix vincente e commovente, quello concretizzato dall’Andrei cha ha dato prova, ancora una volta, di un’arte eccezionale oltre che di una sensibilità umana di non comune livello.

Il successivo lunedì, il preposito curato della pontificia basilica minore di san Mauro, don Mauro Zurro, ha presieduto la cerimonia di apertura della “Porta Santa” della chiesa del sacro Cuore, celebrando poi la santa Messa, mentre in serata si è tenuta una veglia di preghiera in preparazione della giornata giubilare del 20 settembre, allorché la Porta Santa è rimasta incessantemente aperta e i fedeli hanno potuto beneficiare dell’Indulgenza Plenaria. Alle ore 18 dello stesso giorno è poi giunto S.E. il Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, che ha officiato la solenne concelebrazione conclusiva, sottolineando l’importanza dell’evento e auspicando che tali iniziative proseguano indipendentemente dalla straordinarietà di quest’anno giubilare. A chiusura dell’intensa giornata, fuochi d’artificio hanno rallegrato la serata, ma gli appuntamenti continuano in ottobre, infatti il giorno 2 è previsto ancora un momento di spettacolo, mentre il 3, dalle 9.00 alle 13.00 si terrà l’iniziativa : “Artisti per strada: i luoghi di santa Giulia”, in pratica, un gruppo di pittori darà vita a riproduzioni di quelle che furono le sedi in cui “Donna Giulietta”, così come amavano chiamare i casoriani Santa Giulia Salzano, realizzò la sua opera profetica e diede prova della sua santità. Alle Suore Catechiste, a Madre Roberta, ai giovani che si sono adoperati perché un’iniziativa così complessa potesse prendere forma, va il grazie di tutti ed in particolare quello del Cardinale Sepe, in accordo con il quale molti auspicano un ripetersi più frequente di momenti veramente suggestivi e formativi, grazie ai quali è più facile, più bello e più tangibile sentirsi popolo di Dio.

 

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