Napoli – Internazionale Milano 3-0: giudizi e voti di Pasquale Lucchese

Condividi su

 

Reina: Dovrebbe giocare sempre contro l’Internazionale Milano! Lo scorso anno ci salvò nel finale, oggi è decisivo in almeno tre circostanze.  Voto 7.5
Albiol – Koulibaly: Insuperabili: un errore in disimpegno per lo spagnolo, uno in chiusura per il giocatore di colore, ma Reina c’è. L’ex Real si inventa anche assist-man nella terza rete di Partenope.  Voto 7+ – 7+
Ghoulam – Hysaj: Bene ambo le fasi, l’albanese ci regala alcune giocate di pregevole fattura, l’algerino propizia il 3-0 con un angolo velenoso. Voto 7 – 7
Hamsik: Primo tempo da trascinatore, strepitoso in ogni giocata, gol incluso. Nella ripresa vicino alla doppietta personale. Voto 8
Zielinsky: La rete che mette in discesa la gara e l’invenzione per Marek che la chiude; una prestazione che ricorda il giocatore ammirato ad inizio stagione. Voto 7.5
Diawara: Giocate semplici ed efficaci, calciatore intelligente e di grande personalità. Voto 7+
Callejon: Prezioso contributo, assist perfetto per la prima gioia azzurra. Voto 7
Insigne: Vivace e frizzante, freddo sotto porta per il gol che suggella la sfida. Voto 7+
Gabbiadini: Sacrificio e presenza, tre volte al tiro, combatte per la squadra. Deve giocare. Voto 7
Subentrati:
Giaccherini – Maggio: Ci sono e devono sentirsi parte del progetto. Voto 6 – 6
Rog: Habemus Rog ! Voto 6
Sarri: Primi minuti da sballo e pura goduria. Match in discesa con la trazione ‘oltre cortina’, con Reina che lo tiene chiuso e con Insigne che lo archivia.
La partita perfetta: due occasioni su due capitalizzate nei primi 6 giri di lancette, il tuo portiere che para, qualche occasione sciupata prima della zampata definitiva.
Nel finale, quasi per non rovinare il venerdì azzurro, gli ambrosiani sprecano con Perisic un’occasione facile facile. Contro Lazio e Sassuolo (ma anche Besiktas) puniti alla prima/seconda occasione sul punteggio di 1-0, oggi neanche alla quarta e a risultato acquisito. Il calcio vive molto e anche di episodi, per cui devi essere bravo, deciso, cattivo e fortunato ad incanalarli nel verso per te giusto.
Ad esempio se hai due attaccanti in rosa ed uno di questi si infortuna, deve necessariamente e logicamente giocare l’altro.
Altro esempio: se disponi di una rosa forte ed uniforme in qualità (in certi casi da dimostrare), fai sentire tutti mentalmente partecipi di un progetto prima tattico, poi calcistico-sportivo.
Infine, disponendo sempre della suddetta rosa piena di elementi duttili, provi piccole varianti tattiche così da rendere meno rigido lo spartito.  Il Napoli ha una sua delineata fisionomia, ha limiti caratteriali e ambientali ma anche una rosa, nella sua non completezza, importante e di assoluto valore: per fare meglio occorre più coesione tra le parti e minore intransigenza. Più elasticità e meno fazioni, minor ‘pesantezza’ e maggior ‘scioltezza’ per mirare al puro godimento, senza mai dimenticare l’ancestrale, naturale, sacro e indissolubile legame passionale.
Arbitro: Gestisce bene la gara, bravo con i cartellini. Voto 6
Internazionale Milano: Rosa di qualità, tra le prime quattro della massima serie, ma una situazione societaria e tecnica approssimativa rende il futuro immediato particolarmente incerto. Sono lontanissimi i tempi di Mou e del triplete, di Milito e Maicon, di Wesley e Cambiasso, di capitan Zanetti e la sua storica numero 4. Più perdura la loro crisi, più il Napoli ha un avversario in meno per le primissime posizioni…. Per cui evviva l’Inter dei cinesi, degli indonesiani e del caos…..

Nato 43 anni fa a Napoli, da sempre residente a Casoria. Laureato in Storia alla Federico II, militante politico, impegnato nel mondo dell'associazionismo e del volontariato. Oltre alla storia, e alla politica, l'altra passione è il calcio, in particolare il Napoli. Il colore preferito è, ovviamente, l'Azzurro!