Per fortuna che c’è l’allerta meteo!

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Il senso di protezione verso i propri “cuccioli “, sia da parte di una mamma sia da parte di un papà, dovrebbero indurre a misurare circostanze e situazioni con l’unico interesse di proteggere il proprio figlio. La sospensione delle attività didattiche e la conseguente chiusura delle scuole in molte situazioni ha avuto una cassa di risonanza sbagliata.

Dalla neve improvvisa – caduta copiosa lo scorso inverno -alla forza del vento oltre i 130 km/h di lunedì scorso, la città di Napoli ha dovuto far fronte a difficoltà tangibili: allagamenti, cadute di alberi, tetti sfondati, strade sprofondate .

Una difficoltà, però, si è fatta sentire tra queste, unendosi alle altre come una difficoltà insormontabile: la chiusura delle scuole e la conseguente permanenza dei figli a casa. La cosa che fa riflettere è che nessuno sa organizzarsi per un imprevisto e nessuno riesce a trovare una soluzione in caso di calamità naturali. Invero, nessuno riesce a trovare un’amica, una baby sitter, un nonno o una nonna a cui lasciare i propri ‘pargoli’.

Eppure le calamità naturali sono molto meno frequenti di una febbre ed una malattia esantematica. Tenuto conto che molti genitori hanno ore di permesso, ore di Rol, ferie e giorni da chiedere per i propri figli (come previsto da tutti i contratti di lavoro), è davvero molto difficile credere che avere i figli inadempienti nel loro dovere di studenti sia così dilaniante.

Sembra strano che un genitore non senta quel senso di conforto, che scalda il cuore, che riempie la pancia; quel senso di protezione quando fuori c’è mal tempo, quando pensi che potrebbero esserci delle difficoltà diverse legate al clima cattivo ed invece tuo figlio è al calduccio . Quando senti che cadono gli alberi, quando senti che le raffiche di vento hanno divelto tetti e sprofondato strade e ti chiedi <oh, DIO!  Mio figlio dov’è?>…ah, si! al caldo, a casa e pensi: <per fortuna che c’è stata l’allerta meteo!>.

Un abbraccio di cordoglio da parte della redazione del Domenicale per i genitori di Davide Natale, allontanato dall’amore dei suoi genitori da un albero abbattuto dal vento!

Interessata alla Letteratura e con una forte passione per la scrittura, Angela si è laureata dapprima in Lettere Moderne e poi in Giornalismo. Non appena ha iniziato a lavorare, a 21 anni, è stata organizzatrice di eventi; poi ha lavorato nei Beni Culturali presso i maggiori musei campani; da 16 anni è Docente di ruolo. Ha sempre inseguito il suo sogno di scrivere. Si è cimentata in racconti, poesie, scritti diaristici, scritti personali; ha collaborato alla stesura di tesi e testi letterari. Ha pubblicato svariate poesie con la casa editrice Pagine. E' stata curatrice letteraria di due libri:” lI lato oscuro dell’Amore”(Storie di Stalking) e “Usi e costumi della Costiera Amalfitana” . Ama il sole ed il mare. Ama il teatro ed il cinema. Ama cantare. Ama viaggiare, anche con la mente. Soprattutto...Ama Amare.