Quegli strani Talebani…

Condividi su

di Rosario Pesce

In questi ultimi giorni, abbiamo conosciuto i nuovi Talebani, che senza colpo ferire hanno conquistato Kabul.

Non senza sorpresa, abbiamo scoperto che essi sono ben diversi dallo stereotipo, che ci siamo costruiti in questi anni.

Sono, notoriamente, degli islamici integralisti; pronti ad applicare alla lettera la sharia, non hanno invero scrupolo nel limitare le libertà delle donne e degli oppositori, arrivando ad usare i metodi più violenti e brutali per la lotta politica che, per loro, è un tutt’uno con la Guerra Santa proclamata dal Profeta.

Orbene, quelli che hanno conquistato l’Afghanistan sono molto diversi da questo cliché, dimostrando di essere una versione aggiornata ed ammodernata rispetto a quella che eravamo soliti conoscere.

Conoscono in modo sapiente l’uso dei media e dei social; sembrano essersi formati a Yale o a Princeton; si professano assertori del dialogo con le minoranze interne e con gli Occidentali e, a tutt’oggi, non hanno ancora applicato la sharia in modo strettamente ortodosso.

Sono, forse, cambiati?

O, forse, gli anni della presenza americana ed europea in Afghanistan sono serviti loro per comprendere l’esigenza di una mediazione obbligata fra l’Islam ultraortodosso e l’Occidente laico e mondanizzato?

Certo è che la versione attuale dei Talebani ci appare artefatta e costruita a tavolino per evitare di inasprire i rapporti con il mondo occidentale.

Gli eventi di queste settimane lasciano molti dubbi irrisolti.

Gli Americani e gli Europei che consegnano Kabul nelle mani di terroristi, che sembrano essere stati educati da Voltaire e non dagli assertori più oltranzisti del Corano, pongono molte domande alla coscienza di chi si sforza di interpretare dei fatti che non hanno – almeno immediatamente – una ragione plausibile.

Forse, il mondo cambia molto più rapidamente di quanto si possa immaginare?

O, forse, dietro il velo delle telecamere si nasconde una realtà ben più triste e dolorosa?

Certo è che questo ultimo scorcio dell’estate 2021 passerà alla storia, lasciando tracce importanti per i prossimi decenni.

Dirigente scolastico, dapprima nella secondaria di primo grado e, successivamente, nella secondaria di II grado. Gli piace scrivere di scuola, servizi, cultura, attualità, politica. I suoi articoli sono stati già pubblicati da riviste specialistiche, cartacee ed on-line, e da testate, quali: Tecnica della scuola, Tuttoscuola, Edscuola, Ftnews, Contattolab.