#SaveRummo: Dal web la campagna di solidarietà per il pastificio beneventano.

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#SaveRummo: si chiama così la mobilitazione partita da Facebook che nel giro di poche ore ha già raccolto oltre 60000 adesioni. L’idea è quella di mettere in moto una grande catena di solidarietà in tutto il mondo, acquistando la pasta Rummo e postando le foto sui social,  facendo passaparola e invitando gli amici all’evento.

Il progetto è nato in maniera casuale dopo che dalla stampa nazionale e locale sono state diffuse notizie e immagini delle condizioni in cui il notissimo pastificio beneventano, il cui marchio  è noto ben oltre i confini nazionali, dopo le violenti piogge che hanno devastato il territorio del beneventano, causando anche la morte di una donna.

pastificio-rummoAl momento di una delle alluvioni più forti nell’azienda erano presenti una quindicina di persone, tra operai ed addetti ai lavori, che si sono trovati per ore ed ore a combattere con la pioggia incessante e che sono riusciti a mettersi in salvo solo con l’aiuto di una squadra di sommozzatori. Al termine delle pioggie si è iniziato a spalare via l’acqua e si è passati alla conta dei danni: macchinari e impianti distrutti, locali inondati da acqua e fango, quintali di grano, altre materie prime e prodotti finiti andati perduti.  Un vero disastro, una intera azienda, che dà lavoro a circa 400 persone, è completamente in ginocchio.

Il pastificio Rummo, con la sua pasta a lenta lavorazione, è una tra le eccellenze del Belpaese e del nostro Sud, che tiene alto il nome del meridione in tutto il mondo e che da decenni ormai si è affermato sul mercato internazionale come marchio di genuinità e qualità elevata. Non si può pensare che un disastro ambientale possa spazzare via non soltanto i prodotti, ma il futuro ed i sogni di chi in quell’azienda ci ha lavorato e ci lavora. Sui social network si leggono le dichiarazioni dei figli di alcuni dipendenti dell’azienda, nelle loro parole si legge il dolore e la disperazione, ma anche la voglia di andare avanti e la gioia per le grandi manifestazioni di affetto e di vicinanza ricevute in questi giorni.

“In mio padre come nei suoi colleghi” – scrive una ragazza – “ ho visto tanta voglia di andare avanti, tanto fervore, e soprattutto tanto attaccamento al proprio lavoro e alla propria azienda, tanta determinazione nel volersi rialzare per essere persino più forti di prima”. Ed è per questo, per i proprietari, per l’azienda, per i lavoratori, che ognuno di noi può e deve fare la sua piccola ma grande parte.

In  questi giorni i giornali e le tv nazionali non hanno dato grande rilievo alla tragedia di Benevento, che è fiRummo Pastanita nel dimenticatoio per alcuni, ma per altri, per chi l’ha vissuta e per chi ne è venuto a conoscenza, non può e non deve passare inosservata. Lo dobbiamo al nostro Sud, alla terra di cui siamo figli. E’ emozionante vedere come, da un evento “virtuale”, si sia messa in atto una macchina della solidarietà che si sta allargando a macchia d’olio: non passa minuto in cui qualcuno non posti una foto di un pacco di pasta acquistato in un supermercato, in Italia o all’estero, e moltissime persone si stanno mettendo all’opera per ricercare lo store più vicino.

Ed allora mobilitiamoci anche noi, partecipiamo all’evento e diffondiamo la notizia: il pastificio Rummo deve tornare a vivere.

Proprio in queste ore l’azienda ha lanciato una nuova campagna pubblicitaria, “L’acqua non ci ha mai rammolliti”, a dimostrazione della voglia di continuare e di andare avanti. E con il contributo di ciascuno…si può fare!

 FACEBOOK: SaveRummo

TWITTER: #saveRummo

Classe ’85, una laurea specialistica in Economia e gestione delle imprese nel cassetto e un tesserino da giornalista pubblicista nel portafogli. Permalosa e testarda, non perde occasione per “fare polemica” ed è definita dai suoi amici come una “presenza che si fa sentire, una che pensa una cosa e ne fa cento”. Cattolica, appassionata di musica e libri, adora stare in mezzo alla gente. Si è avvicinata al giornalismo nel 2008 quasi per caso e da allora non lo ha più lasciato: scriverebbe sempre (se solo glielo lasciassero fare!). Ha una insana passione per la politica e per il territorio in cui vive.