Scuola: quando il merito non può soppiantare il gioco di squadra.

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A seguito dell’istituzione del ‘Comitato di valutazione dei Docenti’  (introdotto con la Legge n.170/2015, pubblicata sulla G.U. del 13 luglio 2015) ed in relazione al dissenso che in seno a taluni Collegi dei Docenti si sta palesando attraverso mozioni e petizioni sindacali, viene da chiedersi in quale modo e secondo quali parametri ed indicazioni generali sia possibile attribuire ‘il merito’ ad un docente piuttosto che ad un altro. Ci sono, all’interno della Scuola, competenze diverse e tutte necessarie. C’è il Docente con capacità e competenze multimediali, che supporta la Direzione e gli Uffici di Segreteria con il suo contributo informatico. C’è il Docente ricco di creatività ed inventiva che elabora- in collaborazione con altri Docenti con le medesime competenze – progetti su scala regionale o nazionale (POR e/o PON FESR),  Vi sono, inoltre, Docenti bravissimi nella comunicabilità: quelli che organizzano progetti d’accoglienza per gli alunni e sanno trasmettere a scolari e colleghi un ottimo spirito di partecipazione. Ci sono, poi, Professori in grado di svolgere bene le Funzioni Strumentali legate alla comunicazione con il territorio, con gli stakeholders, con le altre agenzie formative, oppure Funzioni di supporto per i Docenti e gli studenti.  Grande valore va attribuito ai  Docenti che sanno mettersi in ginocchio sui tappetini, con giochi alla mano, con il sorriso stampato sul volto, pronti ad aiutare i bambini dell’infanzia e del primo ciclo primaria ad affrontare le novità, le paure, il distacco dai genitori. E poi, ci sono  i Professori che sanno tener a bada le scolaresche più turbolente con iniziative carismatiche ed intriganti. Ci sono Docenti con competenze ideali per affiancare i Dirigenti e spendere molto tempo nell’extra-curricolare, e Docenti con metodologie efficaci ed efficienti che concretizzano molto nel curricolare. Potremmo continuare all’infinito, ma solo per dire che tutti questi docenti sono meritevoli, nessuno lo è più di un altro. Ci sono anche, e questo è fuor di dubbio, Docenti assenteisti e lavativi, ma non è la meritocrazia premiata con incentivi economici –  valevole solo per pochissimi Docenti (4-5 docenti per istituzione scolastica) – a sanare le disfunzioni. Bisogna prendere atto che la Scuola è una ‘grande famiglia’, è una ‘squadra’ che nasce da competenze e conoscenze distinte e lavora per il potenziamento di abilità, conoscenze e competenze variegate secondo il principio ‘dell’insegnamento individualizzato’ e con una didattica fortemente differenziata; per cui il merito premiato con il danaro – a seguito di selezione di un comitato – è fuori dalla logica scolastica e crea solo disuguaglianza,  con la conseguente disgregazione, irreparabile, del gruppo docente.

Interessata alla Letteratura e con una forte passione per la scrittura, Angela si è laureata dapprima in Lettere Moderne e poi in Giornalismo. Non appena ha iniziato a lavorare, a 21 anni, è stata organizzatrice di eventi; poi ha lavorato nei Beni Culturali presso i maggiori musei campani; da 16 anni è Docente di ruolo. Ha sempre inseguito il suo sogno di scrivere. Si è cimentata in racconti, poesie, scritti diaristici, scritti personali; ha collaborato alla stesura di tesi e testi letterari. Ha pubblicato svariate poesie con la casa editrice Pagine. E' stata curatrice letteraria di due libri:” lI lato oscuro dell’Amore”(Storie di Stalking) e “Usi e costumi della Costiera Amalfitana” . Ama il sole ed il mare. Ama il teatro ed il cinema. Ama cantare. Ama viaggiare, anche con la mente. Soprattutto...Ama Amare.