Silvio Berlusconi : l’ eterno ritorno

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di Giosuè Di Palo

L’eterno ritorno è una teoria filosofica sviluppata da Friedrich Nietzsche la quale trova le fondamenta nella concezione ciclica del tempo: il passato si fonde con il
presente creando un’unione imprescindibile. Tutto ciò che è successo in passato troverà il modo di ripresentarsi nuovamente nel futuro.

Ora, che è finalmente ufficiale, possiamo dire che quello di Berlusconi è un esempio perfetto dell’eterno ritorno.
Dopo essere stato infatti annunciato dalla Destra unita (da Salvini a Meloni) come candidato al Quirinale, Berlusconi è stato finalmente tirato fuori dall’ibernazione,pronto a fare il suo ingresso trionfale, nuovamente.

Da oggi, infatti, quella della candidatura di Silvio al Quirinale non è più una semplice battuta umoristica, rischia di diventare ben presto una realtà piuttosto concreta e grottesca. Fa paura pensare a cosa passi per la testa di chi, dall’alto della propria carica istituzionale, decida di supportare la candidatura di un personaggio così controverso, divisivo e non limpido quale Il Cavaliere.

Quella del Presidente della Repubblica è la carica più importante a livello Nazionale. E’ un po’ la bandiera, il simbolo dell’Italia intera. Una figura di alto profilo, caratura morale e impegno civile. C’è bisogno di una persona in grado di rappresentare al meglio l’interesse della collettività. C’è bisogno di qualcuno che sia il più possibile amato, sostenuto e appoggiato dai cittadini. Qualcuno che superi le divisioni e faccia spazio all’unione ed alla solidarietà. Tutte caratteristiche che, con Berlusconi, stridono parecchio.

Durante la sua lunga carriera politica, Il Cavaliere, ha dato prova di essere un personaggio controverso, oscuro, mai cristallino. La sua carriera è così piena di processi giudiziari conclusi ed altri in corso che si fa fatica a destreggiarsi nella moltitudine di brogli, accuse e clamori mediatici. Proverò, quindi, io a riassumere almeno i più importanti. Giusto per rinfrescarvi la memoria. Giusto per far capire che la scelta del Cavaliere non solo è la più dannosa, ma anche la più irrispettosa per il nostro Paese, soprattutto in questo periodo storico. Il procedimento storico concluso con una sentenza di condanna è quello del cd. “ Processo Mediaset” per frode fiscale, falso in bilancio, appropriazione indebita : condannato per quattro anni di reclusione.

Ci sono, tuttavia, almeno otto prescrizioni, una fitta serie di proscioglimenti e assoluzioni, di cui il caso più lampante e degno di nota è sicuramente quello del “Ruby Gate”, conclusosi a favor suo a causa della Legge Severino.

Altri procedimenti giudiziari si sono invece conclusi con l’archiviazione: ricordiamo, per citarne qualcuno, la spartizione pubblicitaria Rai-Fininvest, traffico di droga, tangenti fiscali Pay-tv, concorso esterno in associazione mafiosa, il Caso Saccà.
In corso invece troviamo il “Processo escort”, ancora dibattuto. Berlusconi è, chiaramente, il nome meno adatto a poter ricoprire una carica istituzionale così elevata. E lo dimostrano non solo i fatti, ma anche l’opinione pubblica.
Opinione che, spesso, dai politici viene trascurata, minimizzata e distorta.

Il ruolo del Presidente della Repubblica, infatti, non è lo stesso che ricopre quello del Consiglio. Nel secondo caso, infatti, si tratta di un ruolo chiave per il funzionamento della macchina Governativa. Quello del Presidente della Repubblica, invece, è un ruolo simbolo. “Mai giudicare un libro dalla copertina” dicono. Io in questo caso sono di altra opinione. L’apparenza è, anche, sostanza. Le opinioni contano. Un personaggio “sporco” è un personaggio concluso, che ha fatto il suo tempo. E’ ora di voltare pagina. E’ ora di iniziare un nuovo capitolo. E’ ora di pensare al domani.

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