Uomini e donne oltre il buio della violenza.

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Sentiamo troppo spesso, oggi, racconti di donne che hanno subito gesti di prevaricazione e di maltrattamento da parte di uomini con i quali hanno precedentemente avuto un flirt o una relazione.

Donne comuni, donne dello spettacolo, donne di qualunque estrazione sociale, a prescindere dal grado culturale, si imbattono in uomini la cui ‘tracotanza caratteriale’ sfocia, molto velocemente, in disagio psicologico con conseguenti comportamenti offensivi e maltrattamenti per le donne stesse.

Per intervenire con efficacia sul disagio cheal giorno d’oggi si crea tra maltrattate e maltrattanti, occorre intervenire su più fronti: quello di chi subisce i maltrattamenti e di chi li mette in atto.

Ci sono uomini, purtroppo, che dominano e discriminano le donne per una sete di prevaricazione, di potere senza eguali che, purtroppo, arrivano a sconfinare e superare i limiti della legalità. Alcuni uomini enfatizzano negativamente un senso di superiorità nei confronti di una donna, manifestando disdegno ed alcune volte, anche, senso di ‘appropriazione’. Ci sonocerti uomini, poi, che si innervosiscono facilmente e molto; pensano di essere al centro di ogni conversazione; credono di essere superiori e pensano che la donna con cui hanno a che fare è un essere inferiore. Ci sonouomini, inoltre, che accampano diritti senza che nessuno gli abbia dato modo di farlo. Ci sono, oltremodo, uomini che diventano furiosi nei confronti delle donne che mettono in dubbio la loro importanza, la loro prestanza fisica, la loro intelligenza, per cui – alcune volte- il passo da un atteggiamento di nervosismo, d’ arroganza, di superiorità caratteriale ad una prevaricazione di genere e violenza psicologica e fisica, come baluardo di un disagio psicologico, può essere breve. Uomini, infine, che non accettano il rifiuto, non accettano l’allontanamento, non accettano decisioni che non siano essi stessi a prendere. Sono uomini, però, che in realtà mascherano un vissuto sofferto, di persone che temono il confronto con gli altri per cui, per difendersi, tendono a prevaricare.

Molte donne, dunque, si trovano vicino a uomini prevaricatori, dominatori, facili allo scatto d’ ira, facili alla offesa verbale, per nulla controllati nelle situazioni difficili di coppia, dai quali uomini queste donne subiscono spesso trattamenti di prevaricazione, di violenza verbale e maltrattamento senza trovare la forza per sfuggire a questo vortice.Per aiutare le donne vittime di violenza c’è , in Italia, una federazione Nazionale che si chiama D.i.Re: Donne in Rete contro la violenza alle donne” che riunisce 70 centri antiviolenza e che fa parte dell’Organizzazione Europea Wave, network Europeo dei Centri antiviolenza, che raccoglie ben 5000 associazioni. In Campania abbiamo tre associazioni antiviolenza, due a Caserta ed una nella centralissima piazza Cavour di Napoli, che possono coadiuvare le donne nel loro percorso di uscita dalla violenza di genere. La novità di questi giorni, però, di contro,sta nella istituzione di un Coordinamento nazionale a supporto degli uomini autori di violenzache si chiama Relive (Relazioni libere dalle violenze): perché occorre   fronteggiare anche le difficoltà legate al disagio vissuto dagli uomini e, poi, affinché la violenza sia superata e cancellata,è necessario operare su più fronti. Il giorno 28 aprilec’è stata – presso il Consiglio dei Ministri – la presentazione del Coordinamento per la presa in carico delle difficoltà degli uomini autori di violenza. Nove sono le associazioni italiane che hanno aderito al Coordinamento, per ora tutte dislocate nel Nord Italia.

Centralità di ogni intervento, sia per le donne che per gli uomini, è il “rafforzarsi”, ovvero la possibilità data ad ogni donna di riacquistare l’autostima necessaria per riappropriarsi della propria vita e delle proprie forze, e ad ogni uomo di riappropriarsi della propria integrità e del proprio coraggio riuscendo entrambi, con equilibrio, a gestire situazioni, emozioni , frustrazioni e sentimenti.

La forza, dunque, va trovata, scandagliata nei meandri più cupi e offesi in cui l’uomo e la donna si rinchiudono annullando le reciproche vite. La forza va trovata, alleggerita, pulita e riportata a nuova luce, con le unghie, con la forza che può scatenare la dignità di ogni essere umano e nascere, poi, solo dalla voglia di dire basta al femminicidio, basta alla violenza!

 

 

Interessata alla Letteratura e con una forte passione per la scrittura, Angela si è laureata dapprima in Lettere Moderne e poi in Giornalismo. Non appena ha iniziato a lavorare, a 21 anni, è stata organizzatrice di eventi; poi ha lavorato nei Beni Culturali presso i maggiori musei campani; da 16 anni è Docente di ruolo. Ha sempre inseguito il suo sogno di scrivere. Si è cimentata in racconti, poesie, scritti diaristici, scritti personali; ha collaborato alla stesura di tesi e testi letterari. Ha pubblicato svariate poesie con la casa editrice Pagine. E' stata curatrice letteraria di due libri:” lI lato oscuro dell’Amore”(Storie di Stalking) e “Usi e costumi della Costiera Amalfitana” . Ama il sole ed il mare. Ama il teatro ed il cinema. Ama cantare. Ama viaggiare, anche con la mente. Soprattutto...Ama Amare.