I moralisti, chi sono?

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di Alessandra Hropich

È successo di recente (come è ormai noto) che venisse chiesto il ritiro del premio consegnato alla famosa band dei Maneskin, questo ha indubbiamente significato dare un giudizio morale. Il resto, lo conoscete tutti perché il caso è diventato virale ma, credo che sia molto naturale attaccare chi ha un atteggiamento sopra le righe, come la band in questione.

Dietro ad ogni morale c’è l’invidia, ogni bacchettone è in realtà un frustrato che non riesce ad essere come l’ invidiato, allora lo denigra.

Giulio Andreotti diceva:
“Io distinguerei le persone morali dai moralisti, perché molti di coloro che parlano di etica, a forza di discuterne, non hanno tempo di praticarla!”
È per me la regola, quando ascolto o leggo commenti di qualsiasi moralista, suggerisco di dubitare subito di lui. Ne conosco in quantità industriali di coloro che giudicano gli altri per nascondere le proprie nefandezze.

Avevo un amico che usava il termine “porcate” per definire le azioni di alcuni suoi colleghi o personaggi politici, ebbene, conoscendo un pochino lo stile di vita di questo inquietante finto amico, posso dire che, lui di porcate, se ne intendeva, eccome, di altro genere ma sempre porcate erano e lui non vedeva di certo le sue.
Ed ancora, conosco da vicino tante donne che danno della prostituta ad ogni altra già solo se piacente, ovviamente questo tipo di moraliste appartiene al genere di donne che nessuno vede, donne che non piacciono assolutamente, non esistono, dunque dettano le regole morali (alle altre).

Chi vede il peccato dappertutto è malato nell’ anima.
In genere, chi ha la coscienza poco pulita fa la morale agli altri per mettersi al di sopra,  “se i moralisti facessero la morale a sé stessi non saprebbero da dove cominciare!” Cit
E non è un caso che molti soggetti moralisti siano finiti nel mio ultimo libro dedicato interamente ai Mostri.

“Nella mia vita ho conosciuto molti furfanti che non erano  moralisti, ma non ho mai conosciuto un moralista che non fosse un furfante!” Cit E. Renan

Ebbene, io posso confermare la validità di quest’ ultima citazione perché nella vita ho conosciuto poche brave persone davvero e solo tra quelle che mai hanno espresso giudizi bacchettoni sugli  altri ed altrettanto conosco molte persone dai comportamenti alquanto strani e vergognosi ma sempre pronte ad emettere giudizi negativi sugli altri.

Ho imparato a dare retta ai gesti e mai alle parole perché i gesti dimostrano mentre le parole illudono.
La cattiveria che si nasconde dietro un moralista è enorme perché si cela dietro ogni suo giudizio negativo soltanto invidia, rabbia e frustrazione.

Non a caso, un mio stimato professore di filosofia all’ Università bloccava sul nascere ogni giudizio su persone assenti, nemmeno permetteva di dire qualcosa oltre il nome perché lui subito zittiva il moralista/ pettegolo di turno, dicendo: “Se parliamo di Tizio dobbiamo convocarlo, così parteciperà al contraddittorio, non si parla mai degli assenti, sarebbe troppo facile e vigliacco!”

Detto questo, i moralisti veri, non i falsi moralisti di cui ho fin qui parlato, sono davvero persone campioni di moralità. Ma, vista la nostra società come vive, suggerisco a tutti di evitare di dare giudizi morali sugli altri, le persone davvero all’ altezza di fare la morale e giudicare si contano sulle dita di una mano.

Ognuno ha i suoi scheletri nell’ armadio, le proprie follie, stranezze ed inquietudini, perché dunque emettere giudizi sugli altri? Perché non accettare che siamo tutti ma proprio tutti esseri umani e quindi fallimentari e dunque capaci di sbagliare e compiere azioni poco nobili?

La società è abbastanza malata, sofferente di suo, chi davvero può svegliarsi la mattina per decidere chi condannare e chi assolvere? Non mi ricordo di aver conosciuto mai tante persone così all’ altezza di dettare la morale agli altri, piuttosto ne ricordo molto poche e le ricordo alla perfezione tutte.

Pur essendo io una consulente della Comunicazione, su questo argomento, mi sento in questo caso, di dire a tutti di tacere.
Non siamo su questa terra per assolvere noi stessi e condannare (guarda caso) sempre gli altri, cerchiamo almeno di avere la dignità di stare in silenzio.

Spendendo qualche parola sul mio ultimo fortunato libro  dedicato ai Mostri, tra le storie raccontate, posso dire che i Mostri sono proprio coloro che, dovendo per la loro vera natura vergognosa tacere sugli altri, invece hanno più di tutti il coraggio di ergersi a moralisti, ecco chi sono i falsi moralisti, coloro che, bacchettando i comportamenti altrui, si salvano la loro faccia.
Non voglio dire che tutti i moralisti sono Mostri ma di certo che i Mostri sono falsi moralisti.

Parola della dottoressa Alessandra Hropich
Il suo ultimo libro:
https://www.youcanprint.it/mostri/b/36ef6f66-740b-5f43-a59e-babf005c66e8

Scrittrice e Pubblicista. Esperta di tematiche sociali, Relatore, Opinionista. Mi occupo di Comunicazione aziendale, Istituzionale e politica. All' Avvocatura ho preferito la Comunicazione perché adoro raccontare la realtà, fatti rigorosamente veri.