La classifica annuale della Fondazione Agnelli. Quanto funziona ancora il liceo classico?

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Ogni anno la Fondazione Agnelli stila una classifica dei migliori licei e istituti suddivisi per regione. Il confronto viene fatto tra scuole dello stesso tipo (licei o istituti) localizzate in un territorio circoscritto in modo da poter fornire agli studenti un quadro di valutazione chiaro.

Quest’anno il primo posto a Napoli è stato assegnato al liceo classico Umberto I e rientra nella classifica tra i primi 10 posti anche il liceo classico Mahatma Gandhi di Casoria.

Una questione che spesso ha chiamato in causa il mondo dei classici ha sempre messo in discussione la validità degli studi umanistici in un mondo sempre più incline a studi scientifici.

Le nuove tecnologie, i giovani immersi nel mondo della programmazione e nello sviluppo di app, o ancora la scienza e la fisica in continua innovazione hanno spesso creato una sorta di discrimine.

Studiare al classico fornisce la giusta preparazione per chi poi seguirà un’altra strada?

La solita sonata che spesso ascoltiamo suona un po’ così. “Se vai al classico non ti insegnano nulla di matematica e fisica”. Se vai al classico a cosa ti servirà poi il latino e il greco se sono “lingue morte”?

Molto spesso questo genere di studi sono stati sottovalutati e considerati improduttivi perché magari lontani dalla concretezza scientifica e ancora più spesso è stata richiesta la cancellazione degli insegnamenti delle lingue latino e greco.

Cambiando un po’ la prospettiva, e forse rendendosene conto dopo dei vantaggi, gli studi classici ti forniscono validi strumenti per affrontare qualsiasi tipo di studio.

Quando ci si ritrova di fronte una versione di greco che sembra avere un minimo di senso ma ad un certo punto ti imbatti in un verbo che ti cambia tutta la logica della frase ecco qua che di punto in bianco devi fare i conti con una cosa che tanto classica forse non è.

Lì non tanto Plutarco può aiutarti, certo una mano te la dà ma là serve un’altra cosa. E’ la logica e va esercitata continuamente.

Questo meccanismo è lo stesso che si riproduce in qualsiasi tipo di studio “scientifico” dove l’utilizzo dei processi logico-deduttivi è all’ordine del giorno.

Al di là poi di come possono essere sfruttati questo genere di studi, un altro fattore da non sottovalutare è il patrimonio di conoscenza che viene impartito.

Conoscere due grandi panorami della nostra civiltà non è da poco e rendersi conto dell’enorme patrimonio letterario, storico e artistico del mondo greco e latino e quindi del nostro mondo ci fornisce una grande eredità che non andrebbe sottovalutata.

Simona Barra nasce a San Giorgio a Cremano 22 anni fa. Ha studiato al liceo classico Garibaldi di Napoli e ora frequenta la facoltà di Giurisprudenza presso la Federico II. Appassionata di cinema, musica, libri e sport ha iniziato quest'anno la collaborazione con il Domenicale News.