Pari interno e Napoli in semifinale di Europa League!

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L’ultima volta, correva l’anno 1989 (15/3), fu un Napoli-Juve 3-0, Renica al 119°minuto, gli azzurri ribaltarono il 2-0 subito a Torino. Cercate le immagini su youtube, alzate il volume e…. emozionatevi! L’ultima volta c’erano 80000 spettatori, e probabilmente la qualificazione non fu ‘festeggiata’ dalla Curva con un coro ‘neutro’ (‘In un mondo che non ci vuole più, canterò di più…)! L’ultima volta, altri tempi, altro calcio! Nostalgia canaglia!

Le partite più insidiose, paradossalmente, sono proprio queste, soprattutto se ti chiami Napoli e sei bravo a ‘fare’ le partite, non a gestirle. Il 4-1 corsaro di 7 giorni fa andava ‘valorizzato’ con intelligenza e determinazione. Il Napoli subisce (forse troppo) i tedeschi nel primo tempo, li lascia sfuriare, ringrazia Andujar attento in un paio di circostanze (l’argentino dopo 60 secondi è determinante), per poi colpire ad inizio ripresa e mettere la qualificazione al sicuro.

Dopo il doppio vantaggio, il solito atteggiamento da evitare: il Napoli perde lucidità, inspiegabilmente si appisola e subisce due reti in due minuti. Benitez si arrabbia e ha ragione, questa è una squadra che vive sul filo dell’intensità, non sa tenere il risultato, non sa addormentare le partite, deve sempre restare ‘sul pezzo’ e vivere ‘dentro’ il match. La qualificazione era in pugno (i tedeschi avrebbero dovuto segnare altre 4 reti), ma un comportamento simile ci è costato 8 punti in campionato (Palermo, Cagliari, Inter andata e ritorno), ed è forse il vero spartiacque tra un’ottima squadra/collettivo e una big.

 Pagelle: 

Andujar: Nel primo tempo salva il risultato in due circostanze, importantissima la prima parata dopo un minuto, se avessero segnato, la partita poteva prendere una brutta piega. Voto 7

Mesto: In difficoltà costante, soprattutto nei primi 15 minuti. Voto 5.5

Ghoulam: Anche lui non parte bene, ma contrariamente a Mesto, riesce a riprendersi durante il match. Voto 6

Britos: Attento e determinato, nel primo tempo è impeccabile, le due reti subite, anche se non riconducibili a lui, gli abbassano il voto. Voto 6.5

Albiol: Soffre le palle alte, nonostante la stazza. Partita di sacrificio e abnegazione. Voto 6

Inler: Nei primi 45 minuti è spesso in sofferenza, perde diversi palloni; meglio nella ripresa. Voto 6

David Lopez: Solito lavoro di quantità, meno visibile e presente del solito. Voto 5.5

Hamsik: Non ripete la prestazione brillante offerta giovedì, pagando anche lui il primo tempo poco propositivo e brillante dell’intero undici azzurro. Voto 6

Mertens: Sale in cattedra con il passare dei minuti, trovando anche la rete. Voto 7-

Callejon: È lui il Callejon che vogliamo. Voto 7

Higuain: Non segna ma fa segnare, la giocata sul secondo gol è da grande giocatore. Voto 7-

Subentrati:

Insigne: Delizioso in occasione della rete di Mertens, in alcune giocate è entusiasmante. Voto 6.5

Duvan e Henrique: S.V.

Benitez: Il Napoli arriva in semifinale di Europa League. Inutile aggiungere altro!

Arbitro: Partita agevole, non ammonisce e lascia giocare. Voto 6

Wolfsburg: La relativa facilità con cui abbiamo eliminato i tedeschi non ridimensioni il valore dei lupi, e soprattutto non ridimensioni il traguardo raggiunto.

Non saremo una delle 4 regine d’Europa, ma possiamo fregiarci di essere tra le 4 ‘principesse’ europee. Nella ‘coppetta’ del vecchietto continente, quella che ‘conta meno’ e che una volta si chiamava Coppa Uefa, tra le magnifiche 4 ci siamo noi! It’s wonderful!

 

 

 

 

 

Nato 43 anni fa a Napoli, da sempre residente a Casoria. Laureato in Storia alla Federico II, militante politico, impegnato nel mondo dell'associazionismo e del volontariato. Oltre alla storia, e alla politica, l'altra passione è il calcio, in particolare il Napoli. Il colore preferito è, ovviamente, l'Azzurro!