Trapianto di midollo riuscito per il piccolo Alex. Presto tornerà a casa

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di Alessandro D’Orazio

È notizia di poche ore fa l’esito positivo del delicato trapianto di midollo in favore del piccolo Alessandro Maria Montresor, figlio di una coppia di italiani stabiliti in Inghilterra ed affetto da Linfoistiocitosi Emofagocitica (HLH). Si ricorderà che nei mesi scorsi era stata aperta una vera e propria gara di solidarietà in tutta Italia per trovare un donatore di midollo osseo compatibile, che fosse in grado di salvare la vita del bambino.

 

Il piccolo, trasferito sul finire di novembre al Bambino Gesù di Roma dall’ospedale Great Ormond Street di Londra, e sottoposto lo scorso 20 dicembre a trapianto di cellule staminali emopoietiche da genitore, è ora in fase di guarigione ed in buone condizioni di salute. Le cellule del padre, manipolate e infuse nel bambino, hanno perfettamente attecchito, ripopolando adeguatamente il sistema emopoietico e immunitario del paziente. Peraltro, nell’arco delle settimane successive al trapianto non si sono registrate complicanze, né sul piano infettivo, né sul piano del rigetto (uno dei problemi principali per situazioni di questo tipo). 

 

Alla luce di queste evidenze, il percorso trapiantologico può dirsi concluso positivamente ed è a questo punto della lieta storia che si apre una nuova fase, fatta di controlli con frequenza inizialmente settimanale e poi, mano a mano, sempre più distanziata.

Come si ricorderà, prima dell’intervento al piccolo restavano appena poche settimane di vita, ma la grande mobilitazione di massa unita alla indomita determinazione dei genitori hanno fatto sì che tutto si concludesse per il meglio. Non ci resta quindi che inviare al piccolo Alex e a tutta la sua famiglia i migliori auguri per una vita serena e piena di soddisfazioni.

Classe 1992. Una laurea in Giurisprudenza ed una in Operatore giuridico d’impresa. Nel mezzo l’azione: paracadutista, sommozzatore e pilota d’aerei. Classicista convinto, quanto Cattolico. Appassionato di viaggi, lettura e scrittura. Un’esistenza volta alla costante ricerca delle tre idee che reggono il mondo: il Bene, la Giustizia e la Bellezza. Senza mai perdere di vista la base di ogni cosa: l’Umanità. Se fosse nato sostantivo, sarebbe stato il greco aretè e cioè, la disposizione d’animo di una persona nell’assolvere bene il proprio compito. La frase che lo descrive: “Darsi una forma, creare in se stessi un ordine e una dirittura”. Il tutto allietato da un bel dipinto di Giovanni da Fiesole.