di Alessandro D’Orazio
Denigrate da molti, le università telematiche rappresentano un fenomeno in costante crescita sia in termini di immatricolazioni che per ciò che concerne il numero di titoli annualmente rilasciati. Al 2019 si conta un totale di oltre 110.000 iscritti in questi atenei, 6.977 nuovi immatricolati a fronte dei 283.880 nelle università tradizionali. Questi istituti, accreditati dal Ministero dell’Istruzione, iniziarono ad impartire i propri corsi a partire dai primi anni del Duemila (e precisamente dal 2003) per registrare poi, nel corso del decennio successivo, una costante progressione. Attualmente le università telematiche abilitate a rilasciare titoli completamente equivalenti a quelli conseguiti nelle università tradizionali sono 11.
La loro offerta formativa risulta validissima: ci si può laureare online praticamente in tutto ad eccezione di medicina e chirurgia, veterinaria e odontoiatria. Ma la domanda che molti si pongono è se tutte queste lauree, ai fini concorsuali, valgano esattamente quanto quelle conseguite in qualsiasi altro ateneo. La risposta è affermativa. Non esistono infatti disparità di nessun genere tra i laureati presso gli atenei telematici e quelli tradizionali.
A livello di costi, le telematiche consentono di risparmiare su viaggi, affitti e spese connesse sebbene la retta annuale sia superiore rispetto agli atenei tradizionali. Il risparmio più prezioso, però, secondo molti non sarebbe tanto quello economico quanto in termini di tempo: ogni studente può infatti studiare da qualsiasi dispositivo elettronico (computer, tablet, smartphone) ed in qualsiasi momento della giornata (la fruibilità delle videolezioni è sempre garantita dalle registrazioni presenti sulle singole piattaforme online degli atenei).
Va evidenziato, inoltre, che la quarantena ha cospicuamente aumentato il numero di immatricolazioni nelle università online grazie alla possibilità di iscriversi in qualunque momento dell’anno ed in maniera semplice e veloce. Con un click è proprio il caso di dire.
In sintesi, l’elasticità – uno degli elementi maggiormente connaturati alla moderna e frenetica vita dei nostri giorni – consente a chi usufruisce dello studio in modalità e-learning di poter conciliare diversi impegni, compresa la possibilità di sostenere gli esami in un ventaglio temporale molto più ampio rispetto agli atenei tradizionali.
Ogni studente, alla luce di quanto detto, stila ovviamente un proprio bilancio di vantaggi e svantaggi e propende per la scelta più congeniale alla propria formazione. Un errore da evitare è perciò quello di dare giudizi affrettati su metodi di studio alternativi a quelli tradizionali, senza prima averne vagliato scrupolosamente i contenuti.