Diario di una amante

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di Maria Rusolo

“in molti casi un amante ha salvato un matrimonio in crisi”

Puntuale come tutti gli anni, come la nascita del Bambinello è arrivata la festa degli innamorati, ci fingiamo cinici, ma in realtà anche la più triste delle zitelle, attende trepidante che un innamorato non dichiarato lasci qualche segno d’amore e della sua presenza, eppure nessuno parla mai della condizione degli amanti.

Lo sappiamo tutti esistono, sono una condizione imprescindibile della vita quotidiana, e li definisco così solo per identificarli, per sintesi, ma la parola contiene molto di più di quanto si possa immaginare. Ho raccolto molte volte le confidenze di questi innamorati, a tempo parziale, che si nascondono, e che scelgono in qualche misura una vita fatta di buche da scansare, una vita fatta di ostacoli e di tanto buio, e di istanti di luce profonda.

Alcuni dopo un po’ di tempo finiscono per scalpitare, per pretendere una condizione di normale quotidianità, altri invece passano la propria esistenza in una condizione di “ sostenibile leggerezza dell’essere”, convinti che quella condizione vada come una grazia ricevuta vissuta sino in fondo, senza cercare, o ricercare nulla di diverso. Vivono bene la condizione di retta parallela, vivono bene e pienamente gli attimi di generosa e rapida felicità, senza farsi ipocritamente domande sul domani, vivono il qui ed ora, un presente che finisce per essere quasi eterno. Attenzione non si tratta di essere superficiali, ma semplicemente di aver compreso che l’amore, quel sentimento che come un terremoto scuote l’aria prima di far tremare la terra non può essere etichettato, contenuto in una scatola, in un cassetto, e che come i sogni deve volare libero.

Ora qualcuno penserà che io stia facendo l’elogio della trasgressione, del tradimento, dell’anarchia in amore, ma in realtà è molto altro, è l’osservazione attenta dei comportamenti umani, è la lettura delle frasi non dette, degli sguardi non colti in una folla di persone, quando l’altro o l’altra è lontano da te in una stanza in mezzo a decine di persone. Sono le parole che muoiono negli occhi e che tu leggi, è il nodo in gola, è lo stomaco che si stringe quando non puoi mostrare i sentimenti che provi.

Ecco è l’elogio di tutto questo amore libero di volare a centinaia di chilometri di distanza, e che si lega al bip di un messaggio nel cuore della notte, perché il Tradimento non esiste, esistono solo fuochi che non possono non essere attraversati e vissuti ed è solo amore, non meno importante o di serie B, perché non ha un Riconoscimento sociale, solo Amore.

Meglio essere abbandonati da venti amanti
che giacere in un letto senza amore
meglio una pagnotta bagnata di lacrime
che pane asciutto e senza sale.

Nasco in un piccolo paese della provincia di Avellino, con il sogno di girare il mondo e di fare la giornalista, sullo stile della Fallaci. Completamente immersa, sin dalla più tenera età nei libri e nella musica, ma mai musona o distante dagli altri. Sempre con una battaglia da combattere, sempre con l’insolenza nella risposta verso gli adulti o verso chi in qualche modo pensasse che le regole non potessero essere afferrate tra le dita e cambiate. Ho sempre avuto la Provincia nel cuore, ma l’ho sempre vissuta come un limite, una sorta di casa delle bambole troppo stretta, per chi non voleva conformarsi a quello che gli altri avevano già deciso io fossi o facessi. Decido di frequentare Giurisprudenza, con il sogno della Magistratura, invaghita del mito di Mani Pulite, ma la nostra terra è troppo complicata, per non imparare presto ad essere flessibile anche con i sogni e le speranze, per cui divento avvocato con una specializzazione in diritto del lavoro prima e diritto di famiglia poi, ma anomala anche nella professione e mal amalgamata alla casta degli avvocati della mia città. La politica e la cultura , i cuori pulsanti della mia esistenza, perché in un mondo che gira al contrario non posso rinunciare a dire la mia e a piantare semi di bellezza. Scrivo per diletto e per bisogno, con la speranza che prima o poi quei semi possano diventare alberi.