Il disegno di legge Zan e l’ostruzionismo in Senato. Intervista a Luca Paladini leader del Movimento dei Sentinelli

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di Maria Rita Zappalà

Il Disegno di legge prende il nome dal relatore Alessandro Zan, deputato del Pd, ed è appoggiato appunto da Pd, M5s e Leu, contrari invece la Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e forze ultra cattoliche. La prima lettura alla Camera è stata presentata il 2 maggio 2018, poi approvato a larga maggioranza. Prima lettura al Senato il 5 novembre 2020, e lì giace da allora.

Consta di 10 articoli e modifica gli articoli del codice penale 604 bis e 604 ter, introducendo e integrando quindi la legge Mancino del 1993, che punisce la propaganda e l’istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, aggiungendo quelli fondati sul genere, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità. Punibili con la reclusione fino ad 1 anno e con la multa fino a 6000 euro.

Il condannato può ottenere la sospensione condizionale della pena se presta il suo operato per un lavoro a favore delle associazioni di tutela delle vittime dei reati.

Prevede anche l’istituzione il 17 maggio, data in cui nel 1990 l’Oms ha deciso di rimuovere l’omosessualità dalle malattie mentali, della giornata nazionale contro l’omofobia. Le scuole dovranno fornire formazione per sensibilizzare contro questo tipo di discriminazioni ed è presente uno stanziamento di 4 milioni di euro per i centri contro le discriminazioni e per prestare assistenza legale, psicologica e aiuto alle vittime.

Il Presidente della Commissione giustizia del Senato, il leghista Ostellari, blocca l’avvio della discussione da tempo con vari artefici e con la scusa della mancanza di unanimità sul calendario dei lavori.

Il Presidente dei Senatori di Italia Viva Davide Faraoni chiede di sbloccare lo stallo, ma Renzi propone delle modifiche che farebbero tornare la discussione a Montecitorio prolungando nuovamente di molto i tempi. Quindi Italia Viva si presenta ambigua e vicina alla posizione della Lega.

Abbiamo intervistato Luca Paladini, leader del Movimento denominato  “I Sentinelli”, che si batte per accelerare la discussione del Ddl Zan.

I Sentinelli sono un Movimento informale nato tra il serio e il faceto (in contrapposizione alle Sentinelle in piedi, guardiani dei valori cattolici più integralisti, che protestano nelle piazze appunto leggendo in piedi) nell’autunno del 2014 che si contrappone a tutti i soprusi, discriminazioni e violenze che colpiscono la vita di molti: dagli omosessuali ai migranti, dalle vittime di stalking, alle vittime di razzismo, dalle donne ai malati desiderosi di un fine vita dignitoso. E’ importante per loro dichiararsi laici e antifascisti.

Molte le loro manifestazioni di piazza in difesa di tali discriminazioni e violenze. Il movimento, nato a Milano, si è diffuso in tutta Italia, con presenza di Movimenti denominati Sentinelli in varie città.

Luca cosa pensi a proposito di quello che dice Alessandro Zan riguardo al fatto che la legge non deve essere una bandiera ideologica di una parte?

 Ha ragione, la sua battaglia è una battaglia di civiltà dell’intera società, che scoraggia la violenza verbale e fisica contro coloro che sono indicati nel progetto di legge. Quindi dovremmo essere tutti coinvolti.

 Perché secondo Simone Pillon e altre forze ultra cattoliche e la Cei dovrebbe essere un bavaglio alla libertà di espressione? E per loro basterebbe la legge Mancino?

 Perché stravolgono il senso della legge, non è una legge che punisce le opinioni, la Chiesa e i cattolici potranno continuare a dire che gli omosessuali non si possono sposare ecc. Ma è una legge che punisce la violenza e l’incitamento alla violenza e all’odio. Loro la strumentalizzano parlando di campi di sterminio  e quant’altro. Le opinioni rimangono libere se non vi è incitamento all’odio e alla violenza.

Come mai una parte minoritaria di gruppi di femministe è contraria all’uso della parola ”identità di genere” e quindi alla legge?

E’ appunto solo una minoranza di gruppi di femministe a cui i giornali danno invece rilevanza, non riconoscono il diritto di chi nasce uomo e si riconosce donna, quindi transgender, trasformazione che non è biologica e: “cancellerebbe il corpo in cui siamo nate” frase tratta da uno stralcio di una loro intervista.

Cosa intende fare il Movimento di cui sei leader per il Ddl ?

 Il Movimento ha già organizzato una manifestazione in piazza ad ottobre scorso per sensibilizzare l’opinione pubblica e far si che si acceleri la discussione in Senato, ostaggio di Ostellari. Ad ottobre sono stati messi in campo tutti i provvedimenti per una manifestazione sicura secondo le regole anti Covid. E’ programmata un’altra manifestazione per l’8 maggio in Piazza della Scala. Ha da poco aderito alla manifestazione anche il nostro sindaco Beppe Sala. Inoltre è in atto una campagna dal nome #TempoScaduto! Votate la Legge Zan, a cui hanno aderito tanti rappresentanti del mondo dello sport, dello spettacolo e dell’arte scelti da noi. Una campagna simile, che noi approviamo e condividiamo, chiamata #DiamociUnaMano, l’ha promossa Vanity Fair, e possiamo vedere sui social molti personaggi famosi che hanno la scritta sulla mano DDL ZAN. L’unico aspetto negativo è che alcuni personaggi l’hanno strumentalizzata a loro uso e consumo per far bella mostra di sé.

In conclusione la Proposta di legge Zan aumenta i diritti già citati dalla legge Mancino ad una più vasta categoria di persone presenti nella nostra società, quindi è una legge che amplia la libertà di espressione e di vita contro ogni forma di odio e violenza.

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