L’arte a Napoli nell’era del Covid

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L’emergenza sanitaria ha costretto a ridefinire il concetto di stile di vita al quale eravamo abituati prima della pandemia. E in questo capitolo drammatico della storia anche le iniziative artistiche hanno subito notevoli variazioni. Tuttavia, l’arte non ha mai abbandonato i suoi seguaci, in tempi di lockdown è sempre stata vicina ai suoi appassionati con una miriade di iniziative online e accessi gratuiti a collezioni “allestite” virtualmente. Adesso che si sta tornando piano piano a una timida normalità, gli accessi ai luoghi dell’arte sono di nuovo consentiti.

Nel capoluogo partenopeo, dopo la lunga chiusura, quasi tutti i musei e siti culturali hanno riaperto nel rispetto delle norme di sicurezza. In particolar modo, è diventata obbligatoria ovunque la prenotazione di biglietti e visite guidate online per evitare assembramenti e file sul posto e, in tal modo, garantire gli ingressi contingentati e tutte le norme comportamentali. In alcuni luoghi, piuttosto, la prenotazione è obbligatoria solo per i gruppi e consigliabile per i singoli visitatori.

I musei hanno riaperto non con poche difficoltà, ma con la volontà di reinventarsi socialmente come nuovo punto di incontro per i cittadini locali, piuttosto che per le clientele internazionali. Vediamo quali sono le mostre in corso in tempo di Covid per le principali realtà museali di Napoli.

MANN – Al Museo Archeologico Nazionale è stata inaugurata il 12 giugno la mostra “Gli Etruschi e il MANN” e sarà possibile visitarla fino al 31 maggio 2021. Dopo un’accurata selezione e restauro di reperti, ben 600 opere sono state presentate all’esposizione per un percorso che abbraccia sei secoli di storia di una delle popolazioni più affascinanti mai esistite. La rassegna tratta del rapporto degli Etruschi con il nostro territorio campano e rappresenta solo l’incipit di una strada conoscitiva, che porterà ben presto a conoscere tutti i tesori ancora nascosti negli archivi del MANN. Oltre all’exhibit sugli Etruschi, fino al 31 agosto 2020 è ancora visitabile “Thalassa. Meraviglie sommerse dal Mediterraneo”, all’insegna della scoperta dei reperti del Mare nostrum.

MADRE – La Fondazione Donnaregina con “Manifesti per una nuova ecologia” di Armando Milani vuole far riflettere sulle trasformazioni ambientali e sociali dei giorni nostri e in particolar modo mira ad accattivare gli scrutatori delle sue opere, suscitando curiosità e differenti possibilità di codifica. A Temitayo Ogunbiyi, invece, il MADRE ha dato incarico di creare uno spazio di gioco nel cortile interno del museo con riferimenti alla cultura botanica e culinaria locale, dove bambini e famiglie possono giocare.

CAPODIMONTE – Al Museo e Real Bosco di Capodimonte è ancora in corso fino al 13 gennaio 2021 la mostra su Santiago Calatrava, architetto, ingegnere, pittore, scultore, disegnatore, artista poliedrico (di cui parliamo in un precedente articolo https://www.ildomenicalenews.it/napoli-omaggia-santiago-calatrava/ ). “Napoli, Napoli. Di lava, porcellana e musica”, invece, racconta la storia di Napoli nel ‘600 dagli anni di Carlo di Borbone a Ferdinando II, quando era la capitale del Regno. Inoltre, sono state previste nel mese di luglio delle serate speciali all’insegna di incontri culturali al calar del sole nel Casino della Reggia di Capodimonte.

PAN – “Paolo Cirio – Information Critique” è la mostra in corso fino al prossimo 22 agosto, con cui è ripartito il Palazzo delle Arti Napoli. Il progetto copre 15 anni di lavoro e ha un preciso concetto di fondo, ovvero prende in considerazione gli aspetti che legano la propria privacy all’identità pubblica, e ne considera anche i risvolti in ambito politico-economico e in tema di finanza internazionale.

 

Adora l’arte e i viaggi, cui si dedica appena ho del tempo libero. Parla due lingue, inglese e francese, e sta imparando la terza. Leggere è il suo pane quotidiano: ha una piccola libreria piena di grandi classici, una continua fonte di ispirazione per lei. Dipingere è la sua passione da sempre, tanto che si può dire sia nata con matite e pennelli in mano e non avrebbe mai immaginato che, a breve, sarebbe diventata un ingegnere chimico…