Passaggio di cattedra e formazione: l’ultima catastrofe…

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Raccontare la scuola che si profila all’orizzonte è difficile, come complicato è capire dove si sia tratto spunto per la creazione della Riforma imposta ai Docenti come ‘la buona scuola’. L’impegno che è stato profuso  nel fare la nuova riforma della scuola, così ricca di fantasia disneyliana, fa sembrare il suo creatore il  più fantasioso nella storia dei fumetti e delle comiche. Come perfetto personaggio cabarettistico degli anni ottanta, colui che ha cercato di cambiare volto alla scuola ha messo in scena” l’ultima catastrofe “:  all’interno delle scuole si vive un cambiamento epocale che confonde e destabilizza. Nuove direttive, nuovi documenti da redigere, prassi sconvolte, docenti neoassunti che non hanno assegnazioni precise, induzioni al miglioramento senza finanziamenti appropriati.

Documenti e relazioni da preparare entro scadenze precise, ma con indicazioni e procedure divergenti. La cosa più eclatante della riforma è che taluni docenti di ruolo, con esperienze decennali nella scuola, siano stati inseriti- a seguito di passaggio di cattedra- in programmi di formazione, come i Docenti neo assunti in ruolo. La formazione è il presupposto necessario per un docente che approccia per la prima volta al suo incarico di insegnante;  perché aver vinto un concorso di accesso al ruolo non contempla conseguentemente una capacità di saper mettere in pratica e intessere tra loro metodologia e didattica. Un docente che insegna da anni, e durante il proprio percorso lavorativo intende passare ad un altro grado di scuola, non è assolutamente privo di competenze metodologico- didattiche.

Ciò vale sia che esso abbia insegnato alla scuola dell’infanzia e/o alla primaria e poi sia passato alla secondaria di primo e/o secondo grado. La formazione è necessaria, ma non quella che secondo la prassi iniziale prevede un tutoraggio ed un avvio alla metodologia ed alla didattica di base con controllo e verifica da parte di un comitato di valutazione. Formazione si, ma sulle nuove prassi organizzative, sui curricoli verticali e trasversali, sulla programmazione per competenze e sull’approfondimento delle nuove metodologie didattiche, sulla progettualità, sulla qualità e tanto altro. Il docente, poi, che ha effettuato il passaggio di ruolo lo ha fatto in un periodo – febbraio/marzo- in cui vigeva la normativa riportata all’art. 438 del Dlgs 297/94; per cui  la nuova disposizione di legge – il DM 850 del 27 ottobre 2015 – non può considerare con retroattività le docenze assegnate per passaggio di cattedra e ledere  e confondere così ancor più la categoria. Speriamo passino in fretta i titoli di coda e che la scritta “i riferimenti a cose e persone sono puramente casuali” ci dia la convinzione che era un simpatico film comico,  con Mr Bean come protagonista.

Interessata alla Letteratura e con una forte passione per la scrittura, Angela si è laureata dapprima in Lettere Moderne e poi in Giornalismo. Non appena ha iniziato a lavorare, a 21 anni, è stata organizzatrice di eventi; poi ha lavorato nei Beni Culturali presso i maggiori musei campani; da 16 anni è Docente di ruolo. Ha sempre inseguito il suo sogno di scrivere. Si è cimentata in racconti, poesie, scritti diaristici, scritti personali; ha collaborato alla stesura di tesi e testi letterari. Ha pubblicato svariate poesie con la casa editrice Pagine. E' stata curatrice letteraria di due libri:” lI lato oscuro dell’Amore”(Storie di Stalking) e “Usi e costumi della Costiera Amalfitana” . Ama il sole ed il mare. Ama il teatro ed il cinema. Ama cantare. Ama viaggiare, anche con la mente. Soprattutto...Ama Amare.