Professore bullizzato da un suo ex alunno: ora lo studente dovrà risarcirlo

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di Alessandro D’Orazio

Un ragazzo e i suoi genitori dovranno risarcire un professore, bullizzato dal suo stesso allievo, all’epoca dei fatti 17enne. È quanto stabilito da una sentenza di primo grado del tribunale civile di Sondrio. Gli eventi in argomento si verificarono all’interno dell’istituto professionale pubblico Fossati di Sondrio, dove il docente prestava servizio come insegnante di materie tecniche. 

Il professore, vittima del suo stesso alunno, riceverà 14.500 euro per i danni morali subiti oltre al rimborso delle spese processuali, secondo quanto stabilito in sentenza.

L’episodio più eclatante era finito persino sui giornali: quando, cioè, lo studente – dopo aver ricevuto un brutto voto – aveva reagito in maniera scomposta. Insulti, bestemmie e il foglio con l’esercitazione insufficiente lanciato in faccia al docente. Poi uno spintone e gli occhiali dell’insegnante volati via. I venti secondi di atti irrispettosi erano stati ripresi con un cellulare da un compagno, postati su Facebook e rimasti on line per diverse ore.

Dopo l’episodio il professore aveva lasciato l’insegnamento e ora ha un impiego presso il ministero dello Sviluppo economico. Lo studente, invece, era stato sospeso dall’istituto e in un secondo momento si era ritirato dalla scuola. 

La richiesta di indennizzo è stata presentata dall’ex insegnante a seguito alle vessazioni subite. Le umiliazioni in questione erano state percepite ancor più negativamente dall’uomo in quanto avvenute davanti l’intera classe, distruggendo così la reputazione dell’insegnante e la sua capacità di mantenere l’attenzione dei ragazzi durante le lezioni.

Una volta che la vicenda è arrivata sul banco del tribunale, il giudice ha ottenuto la messa alla prova e contestualmente l’inizio di un percorso rieducativo in favore del giovane mediante attività e impegni vari. Inoltre, i familiari del ragazzo avevano offerto 10mila euro di danni all’insegnante per chiudere la vicenda. Il professore aveva però rifiutato, deciso a proseguire l’iter giudiziario. Ora il tribunale si è espresso, condannando l’ex alunno al risarcimento e con la speranza che fatti del genere possano non verificarsi più.

Classe 1992. Una laurea in Giurisprudenza ed una in Operatore giuridico d’impresa. Nel mezzo l’azione: paracadutista, sommozzatore e pilota d’aerei. Classicista convinto, quanto Cattolico. Appassionato di viaggi, lettura e scrittura. Un’esistenza volta alla costante ricerca delle tre idee che reggono il mondo: il Bene, la Giustizia e la Bellezza. Senza mai perdere di vista la base di ogni cosa: l’Umanità. Se fosse nato sostantivo, sarebbe stato il greco aretè e cioè, la disposizione d’animo di una persona nell’assolvere bene il proprio compito. La frase che lo descrive: “Darsi una forma, creare in se stessi un ordine e una dirittura”. Il tutto allietato da un bel dipinto di Giovanni da Fiesole.