Sanremo Story – PER CHI L’HA VISTO E PER CHI NON C’ERA- Anni 2001 e 2002

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-memorie semiserie di un’inguaribile romantica-

di Fortuna De Rosa

 

“PER CHI L’HA VISTO E PER CHI NON C’ERA” – ANNO 2001

sanremo-2001Presentano Raffaella Carrà con Megane Gale e Massimo Ceccherini.

È, a mia memoria, una delle edizioni più brutte del Festival (NONOSTANTE RICKY MARTIN!!!), infatti sarà un vero flop di ascolti e Raffaella ammetterà pubblicamente la sua sconfitta.

La canzone vincitrice è “Luce (Tramonti a nord est)” di Elisa, che proprio in questa occasione inizia a cantare in italiano.

Si segnala la presenza di pezzi come: “Di sole e d’azzurro” di Giorgia (che arriverà al II posto); “L’assenzio” dei Bluvertigo; “Sono contento” di Alex Britti; “Tu che ne sai” di Gigi D’Alessio; “Fantasticamenteamore” di Syria; “L’eterno movimento” di Anna Oxa.

La categoria Nuove Proposte è vinta dalla band dei piccoli (LEGGI BIMBI MINCHIA) Gazosa con “Stai con me (Forever)” e vede il debutto di nomi come: Roberto Angelini con “Il Signor Domani”; Paolo Meneguzzi con “Ed io non ci sto più ”; i Velvet con “Nascosto dietro un vetro”… INSOMMA QUEST’È.

Ma, anche questa edizione disastrosa, ha qualcosa di salvabile: la briosa “Targato NA” di Principe e Socio M, che, attraverso una musica accattivante, raccontano una storia molto poco sanremese…

https://www.youtube.com/watch?v=27lHY8rae3c&feature=share

#‎perchèSANREMOèSANREMO

 

“PER CHI L’HA VISTO E PER CHI NON C’ERA” – ANNO 2002

ListenerDopo 6 anni di assenza, Pippo Baudo salvascolti torna a Sanremo, riportando la tradizione ed il binomio valletta bionda/valletta mora (con il duo Manuela Arcuri e Vittoria Belvedere), l’orchestra diretta dal mitico maestro Pippo Caruso e la sigla “Perché Sanremo è Sanremo”, perché, dopo l’11 settembre e soprattutto Massimo Ceccherini (EMPIETA’!) dell’anno precedente, gli italiani, profondamente turbati, avevano bisogno di certezze.

È l’anno quindi dei cantanti tradizionali (Fiordaliso, Paoli, Leali, Pravo, Berté, Reitano) e degli ospiti illustri: da Fiorello nella prima serata, a Shakira, Kylie Minogue, Alanis Morissette, Anastacia, Destiny’s Child, The Cranberries per citarne solo alcuni (AH, QUANDO IL SERVIZIO PUBBLICO SI CONCENTRAVA SULLE PRORITA’ DEL PAESE!), fino a Benigni nell’ultima serata, accanitamente boicottato da Giuliano Ferrara che, immaginando un intervento contro l’amato Cavaliere al governo, fonda addirittura un apposito comitato Bo.Be. (Boicottate Benigni)…LUI SI DIVERTE COSì, SI SA! Benigni, invece, da vero BU…onissimo intrattenitore televisivo, stupisce ed incanta tutti parlando d’amore, recitando Dante (E DA 14 ANNI ANCORA NON HA SMESSO, AIUTO!) e cantando la meravigliosa “Quanto t’ho amato”.

Edizione musicalmente molto mediocre, vinta dai Matia Bazar con “Messaggio d’amore” (PIENZ’!), ha tra i suoi “guizzi” sicuramente la fresca “Salirò” di Daniele Silvestri, brano destinato a diventare un tormentone, che si piazza solo al 14°posto, ma vince il premio della critica Mia Martini.

Si segnala inoltre la presenza di pezzi come: “Dimmi come” di Alexia, pezzo, secondo classificato, che strizza l’occhio alla dance più becera, ma è utile a risvegliare il pubblico dopo un Mino Reitano a caso; “Primavera a Sarajevo” del compagno Enrico Ruggeri, una balalaika direttamente dalle steppe della Grande Madre Russia; “Il cuore mio” di Mariella Nava, col suo solito stile raffinato e delicato; “Tracce di te” di Francesco Renga, in gara da solo contro i suoi ex compagni dei Timoria; “Lacrime dalla Luna” di Gianluca Grignani; “Marì” di Nino D’Angelo, che, con la sua festosa esibizione, continua il processo di sperimentazione, contaminando lingua napoletana e suoni mediterranei. Menzione a parte meritano le Lollipop e la loro “Batte Forte”, il primo, TRAGICO prodotto uscito da un talent Mediaset: una girlband rigorosamente stonatissima, sfornata dal reality di Italia 1 «Popstars», quando i reality erano ancora un oggetto semisconosciuto. L’unico merito di queste ragazze, piazzatesi al penultimo posto, è di essere poi totalmente scomparse, non arrecando più danni pubblici…

Non si è avuta invece la stessa fortuna con la vincitrice della categoria Nuove Proposte, la allora quindicenne Anna Tatangelo con la sua “Doppiamente fragili”, la cui splendida iperbole da ragazzina goffa a siliconatissima LADY TATA-D’ALESSIO è sotto gli occhi di tutti, che tra amici omosessuali, donne vere, muchache troppo sexy, pubblicità varie e capodanni trash, ancora ci delizia…

Ma, in questa valle di lacrime, un tocco di eleganza e delicatezza illumina anche questa edizione del Festival: è quello del maestro Gino Paoli, arrivato al terzo posto con la sua “Un altro amore”, che con l’occhio un po’ lucido, lascio al vostro ascolto…

https://www.youtube.com/watch?v=nLKe8jBDkpE

#‎perchèSANREMOèSANREMO

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