Vinilica nostalgia – Parte IV.

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.di Elio Mozzillo.

Ancora bentornati alla lettura di Vinilica nostalgia.

Benchè avessi fatto larghe e chiare premesse, non cessano le critiche al cospetto dei miei scritti.

Soddisfattissimo per tutto ciò, che non fa altro che acclarare un certo seguito di questa rubrica dedicata al vinile e che fa da largo richiamo ad un pubblico, a mio avviso, attento conoscitore della materia a cui dedico speciali ringraziamenti visto che, al di là di tutto, ci sono anche i complimenti.

Sia chiaro che in questa occasione, offerta e colta con entusiasmo, non si vogliono impartire lezioni a nessuno ma si vuole, semplicemente, usare l’esperienza e le informazioni per rendere curiosa l’esplorazione e la fruizione musicale soprattutto ad un pubblico più giovane che poco conosce i tempi del vinile.

Io sono null’ altro che una piccola testimonianza di questa trasformazione di supporti che ho vissuto nella mia modestissima esperienza da DeeJay (diversamente, avrei ricordato solo le musicassette) e, con questa rubrica, tutto ciò che si prova a fare è tenere viva la fruizione del vinile o amplificarne la curiosità per i più scettici e comunque passare un po’ della mia stessa nostalgia, che non è poi tanto datata.

Ribadendo che in una rubrica non può starci proprio tutto di un singolo artista o band, l’intenzione è sempre rimandare alla ricerca ma sopra ogni cosa all’ASCOLTO cercando anche sempre di muoverci nel tempo, un po’ prima e un po’ dopo, per cercare di offrire spunti di ASCOLTO, solo quello e nient’altro !

Fatta questa serie di premesse, sulla scorta dell’ edizione scorsa, ho inquadrato un po’ il periodo e la Diana Internazionale. I membri della band da cui voglio partire questa volta ebbe commissionato, proprio da Mrs Diana Ross, per la loro brillante fattura musicale, un intero album di cui poi saranno anche produttori.

E’ uno degli album che contiene i singoli più conosciuti da noi contemporanei di Diana Ross, tipo:

“Upside Down” o “I’m Coming Out” (quest’ultimo conosciuto anche ai più giovani per il remake di pasta tutta Hip Hop di P. Diddy degli anni ’90 con omonimo titolo).

Hanno fatto ballare intere generazioni… avrete ormai già capito, Signore e Signori ,  gli CHIC.

Parte IV 2

Dalla loro formazione, targata 1976, infileranno un successo dietro l’altro: in un paio di anni e più, vengono fuori delle “hits” pazzesche.

Senz’altro conosciutissimi i singoli “Le Freak”, “Good Time”, “Everybody Dance”, “I Want You to Love”, “He’s the Greatest Dancer”, “Dance Dance Dance”.

Tutte “tracks” di cui vi consiglio un ascolto, anzi, ho trovato una bella raccolta tramite questo link, che seppur non ufficiale, racchiude un po’ tutti i successi:

https://www.youtube.com/watch?v=vm6MjVRGf-4 .

La band, fondata da Nile Rodgers, notissimo compositore e chitarrista, nonché mancato cantante ma notevole produttore poi, insieme a Bernard Edwards (bassista), forma il nucleo storico con il nome “Big Apple Band”, e, successivamente con quello conosciuto dai più.

Approderanno, più avanti,  Tony Thompson (batterista) e la voce di Norma Jean Write, diventando “CHIC”, ai quali si aggiungeranno ancora Alfa Anderson e poi Luci Martin, quale sostituta di Jean Write.

La band al completo è una manifesta espressione di un notevole ” background” musicale.

Basti pensare che quasi ognuno dei suoi componenti ha a sua volta composizioni proprie e grandi collaborazioni con artisti come Diana Ross,  Sisters Sledge, Duran Duran, David Bowie, Mick Jagger e non da meno, seppur  molto più dei giorni nostri, i Daft Punk.

Attualmente la band degli CHIC è ancora in auge con una formazione più ricca di quella solita e nota.

Ancora una pagina ufficiale in web ne richiama la storia e ci aggiorna su eventi che si tengono, in costante “SOLD-OUT” e che pure ho pensato di postarvi :

http://www.nilerodgers.com/about/projects/chic

Qualche parola di grande considerazione va spesa proprio per il suo fondatore e chitarrista della band,tale Nile Rodgers, al quale riservo un posto speciale,  basti pensare che è sua la chitarra nel pezzo “Notorious” dei Duran Duran o ancora in “Let’s Dance” di David Bowie e fino ai tempi nostri, nel grande ultimo successo “Get Lucky” dei Daft Punk e in altri singoli estratti dall’ ultimo album del Duo francese.

https://www.youtube.com/watch?v=da_Yp9BOCaI

Anche i Daft Punk, a mio avviso, hanno bisogno di un plauso per aver – con i loro primi album – reso l’Electro Funk più Popolare. Anche se i primi album sono sempre stati ispirati a cose del passato (ai curiosi consiglio questo link:

https://www.youtube.com/watch?v=MJPdVVOmbz4 ).

Senz’altro il loro merito è stato riattualizzare con sonorità più moderne quello che in qualche modo era ormai nel dimenticatoio,   ma comunque  di notevole spessore ed energia, fino a poi intavolare una serie di collaborazioni tra appunto Nile Rodgers , Giorgio Moroder e tanti altri, per l’ultimo lavoro edito con il nome  “Random Access Memories” dove in qualche modo  sfoderano tutto quello che a modo di rubrica provo a raccontarvi e, chiaramente, uscito anche su vinile (olè…).

Anni in cui la musica si è sviluppata e diffusa sulle orme dei migliori dischi dance, tra cui senz’ altro o per la maggiore, anche quelli degli Chic.

Vi basterà cercare tra i titoli sopra menzionati per restare stupiti di quanti di quei pezzi avrete già sentito in uscite più recenti. Quasi tutti i titoli che vi ho riportato sono stati via via ripresi in campioni per dare vita a dei veri e propri Classic House con varie reinterpretazioni , nuove idee e fusioni.

Anche il link che vi ho segnalato dei Daft Punk vi dà chiara dimostrazione di come la musica, un po’ come la storia, si ripete senza tempo e rivivono  nei vari “samples”  tutti sgraffignati dai vinili.

L’amore per la musica e la nostalgia per il supporto vinilico costituiscono la nostra stella polare. Cercheremo di non smarrire mai la strada e continuare questo cammino con voi, ripercorrendo gli anni che hanno fatto grande la musica soul, dance e funky, senza perdere mai di vista le influenze e l’ascendente che questi artisti hanno esercitato sulle nuove generazioni.

Alla prossima!

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Il "Domenicale News" fondato e diretto da Pasquale D'Anna nel 2011, nasce dall'idea e dai bisogni di un gruppo di persone che attraverso il giornale e l'Associazione culturale Kasauri, editrice dello stesso, concretizzano la voglia e l'aspirazione di un desiderio di informazione libera, indipendente e generalista. Resta immutata la volontà di rivolgerci ad un pubblico che dalle idee è incuriosito perchè "Il Domenicale" è soprattutto frutto di una idea.