Musica e sorrisi al Centro Osiride di Casoria.

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Porte aperte per una splendida iniziativa natalizia presso il centro di riabilitazione psichiatrica Osiride di Casoria, in Via Carlo Poerio. Lo scorso 16 dicembre, infatti, i ragazzi del centro si sono esibiti in una serie di attività artistiche, ludiche e teatrali grazie alla collaborazione di diversi maestri d’arte e degli operatori che li assistono e li accompagnano nel loro percorso quotidiano di riabilitazione.

Osiride è una comunità di tipo intensivo che da oltre due anni  accoglie 20 pazienti residenziali e 9 semiresidenziali che svolgono attività riabilitative con progetti individualizzati, laboratori standard di musicoterapia, pittura e creatività e teatro oltre ad un attrezzatissimo laboratorio multimediale.

 foto6“Il processo di riabilitazione, che in alcuni casi può essere molto lungo, parte dalle piccole cose che riguardano i gesti della vita quotidiana”, ci ha spiegato la Dott.ssa Elena Iannuzzi, coordinatrice del centro. “I ragazzi imparano a prendersi cura di se se stessi e a curare la propria igiene e allo stesso tempo vengono istruiti sulle regole del buon vivere civile, che riguardano, ad esempio, le modalità di raccolta differenziata dei rifiuti. Tutto questo avviene anche e soprattutto grazie ai progetti di gruppo che i nostri pazienti svolgono all’interno del centro, sotto la guida di una equipe specializzata di operatori del settore, infermieri e psicologi”.

Oltre alle “attività strutturate” la comunità è luogo di “attività non strutturate” (gioco, discussione, prendere il caffè insieme, passeggiate all’esterno, partecipazione a feste popolari, ecc…..) caratterizzate da momenti informali in cui prevalgono i momenti d’incontro e socializzazione finalizzati a rendere il più possibile autonomo l’ospite nelle principali abilità di base e a favorire il senso di appartenenza alla comunità.

Classe ’85, una laurea specialistica in Economia e gestione delle imprese nel cassetto e un tesserino da giornalista pubblicista nel portafogli. Permalosa e testarda, non perde occasione per “fare polemica” ed è definita dai suoi amici come una “presenza che si fa sentire, una che pensa una cosa e ne fa cento”. Cattolica, appassionata di musica e libri, adora stare in mezzo alla gente. Si è avvicinata al giornalismo nel 2008 quasi per caso e da allora non lo ha più lasciato: scriverebbe sempre (se solo glielo lasciassero fare!). Ha una insana passione per la politica e per il territorio in cui vive.