Caro Spalletti, vengo con questa mia addirvi, una parola…

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di Pasquale Di Fenzo

che, scusate se sono poche, ma quest’anno c’è stata una grande morìa delle vacche, a cominciare dalla vacca pezzata bianconera, come voi ben sapete… Voi vi ritenete soddisfatto del risultato ottenuto: “dobbiamo festeggiare”. Viato a te! Scusate il “tu”, ma era per parafrasare Donna Concetta Cupiello, che così si rivolge a Lucariello, che continua a fare il presepe senza accorgersi che la famiglia (squadra) si sta disgregando intorno a sé.
Poi, per rispondere a Mertens, giustamente deluso, che aveva detto: “Il Napoli quest’anno non era meno forte degli altri”, avete aggiunto: “Quest’anno il Napoli ha vinto su campi dove non vinceva da anni”. Ma de che? Forse voi ultimamente avevate staccato la spina e ve ne stavate rinchiuso (arinuovo beato te) nel vostro dorato buen ritiro nella campagna toscana, dove puntuale vi arrivava il bonifico di provenienza cinese, via Milano, sponda Inter.
Ma nel frattempo il Napoli aveva quasi passeggiato su i campi di Genova, Udine, Bologna e Firenze, si pure Firenze Si, Firenze!). Roma e Milano poi, recentemente le avevamo servite due volte di barba e capelli nel corso dello stesso campionato. E a domicilio. Si informi. Dries, rischiando in proprio anche il rinnovo del contratto, non ancora deciso, nonostante i blitz presidenziali a Palazzo Donn’Anna, ha lanciato messaggi espliciti a chi di dovere. Sincero come sempre, si è detto più deluso di quando non avevamo vinto lo scudetto con 91 punti. Ve ne siete risentito. Forse che vi fischiavano le orecchie. Avete per caso pensato alla sostituzione Icardi/Santon?
Questo è un altro capolavoro vostro, il più riuscito! Mossa che avete recentemente ripetuto (perseverare…con quel che segue) contro la Roma: in vantaggio a pochi minuti dalla fine avete tirato fuori Osimhen che da solo teneva impegnati due uomini in difesa, proprio come Icardi. Poi sarà stata una semplice coincidenza che da quel momento la Roma (e prima ancora la juve), non avendo altro da perdere, si sia riversata in avanti riuscendo a raggiungere quel risultato che fino a poco prima sembrava impossibile. E che ci avrebbe fatto sognare. E ingolosire. Come afferma il vostro datore di lavoro, soddisfatto, lui si, dell’obiettivo raggiunto. E voi con lui.
Il contratto già in cassaforte per il prossimo campionato è più che mai al sicuro. Cosa tutt’altro che scontata quando si tratta del vostro attuale presidente. Per informazioni chiedere a Gattuso. In conferenza stampa avete dato l’impressione “ca ‘o fatto nun fosse ‘o vuosto”. Trovate qualcuno che vi possa tradurre questa espressione partenopea. Magari ci vorrebbe un Mezzacapo che vi mettesse aggiorno, stando attento alle bùfere, che salgono le scale. Vero è che la banalità delle domande è quasi pari a quella delle risposte, che risultano solo più arzigogolate. Si sono persino complimentati “perché avete raggiunto per la terza volta, e con squadre diverse, quota settanta punti!”
E sticazzi, nun ce lo metti, avrebbe detto il vostro amico Totti. Quasi come gli juventini che, pur di celebrare qualcosa, l’anno scorso celebravano anche il cinquantesimo gol che CRT aveva segnato dopo essersi tagliato i capelli. Se solo la SSCN avesse un ufficio comunicazioni e stampa degni di questo nome, verrebbe quasi il sospetto che le domande siano concordate. Per piaggeria, e non a pagamento, naturalmente. E questa è un’altra colpa dei frequentatori abituali delle vostre conferenze stampa (si fa per dire), perché, come diceva un vecchio direttore di un prestigioso giornale napoletano: “Quando è per soldi, è sempre una buona ragione”. Ma ADL, da buon imprenditore, perché dovrebbe pagare qualcosa che può avere gratis?
Vogliamo aggiungere qualcosa? Senza nulla a pretendere. In data odierna.
I tifosi del Napoli, che siamo noi.

Pasquale Di Fenzo, PDF per gli amici, tifoso di Napoli prima che del Napoli. Non lesina critiche a Napoli e al Napoli, ma va “in freva” se qualcuno critica Napoli e il Napoli. Pensa di scrivere, ma il più delle volte sbarèa. L’obiettività è la sua dote migliore. Se il Napoli perde è colpa dell’arbitro. O della sfortuna. Sempre. Se vince lo ha meritato. Ha fatto sua una frase di Vujadin Boskov, apportando però una piccola aggiunta: “è rigore quando arbitro fischia, a favore del Napoli”. E’ ossessionato da Michu che, solo davanti alla porta del Bilbao passa la palla ad Hamsik invece di tirare in porta. Si sveglia di notte in un bagno di sudore gridando “Tira! Tira!”.