La supercoppa è nostra!

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Sono felice! Ho lasciato trascorrere diverse ore prima di scrivere, ma l’adrenalina è tutta in circolo! Metter su carta le proprie emozioni è certamente poco professionale, ma vincere abbatte tutti i formalismi! Ancor più se la vittoria significa apporre il proprio nome sulla bacheca di una manifestazione nazionale, e se il successo arriva dopo 180 minuti, 4 gol, 2 pali e 18 rigori!

Una partita tecnicamente non eccelsa, ma che emotivamente è stata impressionante, regalando suspence ed emozioni per la sua intera durata. Per quattro volte la coppa era già sull’aereo verso Turin: fino a due minuti dal 120°, dopo il primissimo rigore dell’interminabile sequenza e ancor più dopo gli errori di Mertens prima e Callejon dopo. Tanti match-point sprecati da una parte, tanto coraggio e determinazione dall’altra, fino a quel tiro di Koulibaly che bacia il palo ed entra e il guantone di Rafael Cabral che ‘butta via’ il pallone calciato da Padoin. Come ritrovarsi in paradiso (primissimi cieli, è pur sempre ‘solo’ una ‘coppettina’, per quanto super…) dopo aver sfiorato e visto il baratro!


E invece scopri che aveva visto lungo Gennaro Iezzo, ex portiere del nostro Napoli dei primi anni Aureliani. Incontrato in quel di Pompei domenica mattina, il nostro ex numero 1, aveva profetizzato che il match fosse finito ai rigori, con Rafael capace di ribaltare il giudizio negativo che lo accompagna. E con Iezzo, ironia della sorte o ulteriore ‘profezia’, si è ricordata quella sera di fine estate, un 27 agosto: Napoli e Juve, ambedue in B, giocano al San Paolo per il terzo turno di Coppa Italia, tra i pali partenopei c’è proprio lui. Le similitudini con l’epopea odierna sono tante, il pari (3-3) raggiunto al 120°minuto, grazie ad una rovesciata di Paolo Cannavaro, e poi quell’interminabile sequenza di rigori, fino all’ 8-7 finale… 8-7 proprio come a Doha, i 3840,90 km di distanza si azzerano!

(Il) Napoli alza la sua Supercoppa, la seconda della sua storia su 3 tentativi, tutti contro la vecchia signora. Nel 1990 fu 5-1, c’erano Maradona, Careca, il San Paolo pieno di tifosi e soprattutto c’era il Tricolore sulle maglie azzurre; poi è storia recente: Pechino, il sestetto arbitrale e dunque Doha, Qatar. In due anni portiamo a casa il terzo trofeo, due Coppe Italia, di cui una sempre contro i nostri ‘amici’ piemontesi. I numeri sorridono al Napoli, eppur temo che questa coppa e questi dati importanti, ancor più se rapportati alla nostra storia (12 titoli vinti in 88 anni di storia, un quarto negli ultimi tre) non riusciranno a rasserenare il clima, a riportare in tutti, una ‘ragione’ ormai smarrita.
Si è parlato molto anche del ‘peso’ della supercoppa in relazione alla stagione in corso. La vittoria in Qatar non può certamente esser vista come la panacea dei nostri mali, né come l’obiettivo della vita, ma fa bene, fa morale, fa curriculum, fa godere! Mi tengo stretto il trofeo, nessuna sterile diatriba ‘giornalistica’ (cari tifosi, non facciamola!) può superare la consapevolezza di vedere il ‘tuo’ nome impresso for ever, in un albo d’oro. Nessuna. Io resto felice!

Pagelle:

Rafael: Incolpevole sui gol, diversi interventi importanti in partita. Ottimo sui rigori, la parata sul penalty di Padoin è superlativa oltre che orgiastica. Voto 7.5

Koulibaly: Con Albiol partecipa alla frittata che regala la prima rete ai nostri avversari, poi si riscatta, in particolare con il salvataggio sulla linea, dopo una conclusione di Vidal. È suo il rigore decisivo, il pallone tocca il palo ed entra. Voto 6

Albiol: Come il francese di colore; anche per lo spagnolo, rigore magistrale. Voto 6

Maggio: Corre, combatte, partita di tanta quantità. Voto 6.5

Ghoulam: Match di sostanza per l’esterno algerino. Voto 6.5
David Lopez: Da lui parte l’orrore della prima marcatura bianconera, poi match onesto. Voto 6

Gargano: Partita da 10! Corre, recupera palloni, il tutto contro un centrocampo di livello europeo. Il cross del 2-2 è suo! Voto 8

Hamsik: Uno dei miglior Marek stagionali, sparisce verso il 60′ minuto. Voto 7-

Callejon: Sbaglia un gol ‘fatto’, sbaglia il rigore, non meriterebbe la sufficienza nonostante la buona volontà che non manca, ma oggi siam felici, e promuoviamo tutti! Voto 6

De Guzman: A tutto campo, il primo pari per metà è suo. Voto 7+

Higuain: Per 30 minuti è molle, nervoso, poi sale in cattedra e diventa il vero trascinatore degli azzurri. Due gol, il penalty realizzato. Leader in campo. Voto 8.5

Subentrati

Mertens: Impalpabile, rigore pessimo, anche lui sarebbe da 5, ma il 6 oggi è politico! Voto 6

Inler: Rigore trasformato! Voto 6

Jorginho: Come Mertens. Voto 6

Benitez: Sceglie un centrocampo tutto muscoli e dinamismo, De Guzman al posto di Mertens, Zapata in panchina per 120 minuti. Le scelte si rivelano poi corrette, Gargano fantastico, De Guzman soddisfacente e Higuain che segna da prima punta vera. L’assurdo errore del trio Lopez-Kou-Albiol gli scombina i piani, il Napoli non può aspettare l’avversario ed è costretto a fare la partita. Da fine primo tempo e per 30 minuti nella ripresa, il suo Napoli è superlativo, mette alle corde una signora squadra, trovando meritatamente il pari. La rete di Higuain, rimette le cose a posto, il Napoli lascia ai bianconeri l’onere di fare la partita, per poi reagire dopo il nuovo vantaggio sabaudo. Un successo pesante, figlio della giusta determinazione e della voglia di portare a casa il trofeo. E lui si gode il decino titolo in carriera…

Arbitro: Pochissimi errori, prestazione ampiamente sufficiente. Voto 7

Juventus: Buffon nonostante l’età resta un portiere senza eguali, la difesa è quella della nazionale italiana; il centrocampo è in assoluto il migliore in Italia e uno dei più importanti in Europa; in avanti, Tevez è un top, Llorente una buona ‘spalla’, Morata un giovane interessante. La squadra più forte a casa nostra, ancora distante ‘anni luce’ dai top club europei (le due spagnole, il Bayern, poi Psg, Chelsea e City).

Sarà ‘solo’ una piccola coppa, ma è un trofeo nazionale. Le immagini televisive e i volti di dirigenti e giocatori bianconeri parlano chiaro. Se si fa un giro sui forum dei tifosi savoiardi si ha un’ulteriore conferma che perdere, anche ‘solo’ una piccola coppa, non fa mai piacere. Onore ai nostri avversari, ma ancor più onore al nostro Napoli e ai nostri ragazzi, capaci di ribaltare il pronostico in un match intenso, infinito, giocato a 3840,90 km di distanza, con 14000 spettatori e pochissimi tifosi…
Non necessiterebbero di difesa alcuna, i festeggiamenti post-gara in città sono assolutamente legittimi e soprattutto ‘moderati’, per cui si evitino i soliti giudizi affrettati e qualunquistici sulla nostra città.
P.S. Yo estoy feliz!

Nato 43 anni fa a Napoli, da sempre residente a Casoria. Laureato in Storia alla Federico II, militante politico, impegnato nel mondo dell'associazionismo e del volontariato. Oltre alla storia, e alla politica, l'altra passione è il calcio, in particolare il Napoli. Il colore preferito è, ovviamente, l'Azzurro!