Scuola: lo strano “caso” del Vittorio De Sica di Volla

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La Redazione

C’è ancora qualcuno che pensa che una delle cose più tristi dell’autunno e di settembre, sia il ritorno a scuola dei bambini, chiusi in quelle aule a guardare fuori dalla finestra guardando i giardini e ricordando le passeggiate e le giornate al mare durante le vacanze…certo…potrebbe anche essere così, ma ci sono bambini che quei giardini fuori dalla finestra nemmeno li potranno vedere, ma soprattutto non sanno nemmeno se la campanella della loro scuola suonerà per tempo!

E dove potrebbe succedere una cosa del genere? State per caso pensando alla storia di una di quelle scuole in un paese lontano dall’Europa, dove ancora si fa lezione seduti per terra e dove si devono fare chilometri a piedi per raggiungerla? No no, stiamo parlando di una delle scuole delle province del napoletano considerate in via di sviluppo, dove si costruiscono case ad una velocità paragonabile a quella che gli americani hanno impiegato a rimettere in piedi quello che oggi è il One World Trade Center, così veloci che le mamme e i papà dei bimbi dell’Istituto Comprensivo Statale Vittorio De Sica di Volla, non ricordavano neppure che a giugno ci fosse un accenno di quell’enorme fossato che hanno ritrovato a settembre nel giardino della scuola! Intendiamoci, non stiamo parlando di fenomeni paranormali che colpiscono all’improvviso il paesello, anche se di paranormale in questa vicenda c’è eccome.

Ma cerchiamo di capire: all’interno della Vittorio De Sica sta per sorgere la succursale del Liceo Calamandrei di Napoli e ammettiamolo, costruire scuole in tempi bui come questi è sempre un gran risultato, ma se per ottenerlo i bambini delle scuole elementari dovranno ritrovarsi nel bel mezzo di un cantiere polveroso e pieno di pericoli (sembra infatti che l’area dei lavori non sia stata recintata) beh…forse sarà pur lecita qualche polemica di tutti quei genitori che si ritroveranno uno scenario un po’ anomalo, alcuni nemmeno sanno cosa stia accadendo, altri invece vogliono capire perché nessuno abbia dato comunicazione di un progetto di questa portata, ma nel frattempo tutto tace; l’amministrazione comunale cosa sta facendo? Chi sta controllando l’esecuzione dei lavori? Sappiamo benissimo che la questione sicurezza è di primaria importanza, ma l’Assessore alla Pubblica Istruzione, l’avv. De Lucia non sembra voler sentir ragioni rispondendo a chi chiedeva spiegazioni: “Il liceo si farà!

Se non vi sta bene portate i vostri figli altrove!”, una risposta che sembra poco democratica e per nulla aperta al dialogo con le mamme e i papà che dovranno accompagnare i loro figli in un cantiere e non in una scuola. Oltretutto anche l’esterno del complesso scolastico non è da considerarsi sicuro, quasi come se fosse un edificio abbandonato a se stesso: non molto tempo fa fu chiesto in seguito ad un grave incidente stradale avvenuto proprio fuori la scuola incriminata, un bambino fu investito da un motorino, di realizzare delle strisce pedonali per l’attraversamento, di considerare magari l’ipotesi di un sistema di segnalazione luminosa che avvertisse gli automobilisti della presenza di edifici scolastici: la scuola è su una delle strade dove le macchine sfrecciano a velocità considerevoli, la segnaletica a terra del tutto inesistente; niente di tutto questo e ora addirittura si costruisce una scuola?

Ripetiamo, è assolutamente lodevole l’iniziativa, ma qualora non vada a discapito di altri e soprattutto dei bambini; quando e se inizieranno le lezioni nei tempi previsti, l’ingresso alle aule sarà possibile dall’uscita di sicurezza (è un ossimoro me ne rendo conto, ma è proprio così), molti saranno trasferiti nell’edificio della scuola media, ma siamo sicuri che ci sia spazio a sufficienza per tutti? Non avranno più uno spazio verde dove giocare! Ma come? Parliamo tanto di green, sembra che tutti si stiano convertendo all’eco-sostenibilità e poi ecco che quel poco di verde che c’era viene abbattuto! Tutto normale?

Anche in questo caso tutto verrà catalogato come l’ennesima lamentela dei cittadini, o contribuenti se vi piace di più, che non sono mai contenti e che devono criticare sempre ogni iniziativa? Ci si chiede perché, con tanto spazio a disposizione sul territorio vollese, sia stato scelto l’interno di una scuola per costruirne un’altra, ma le domande sono tante e non c’è mai qualcuno che risponde senza sentenziare come un dittatore. Anche l’ex sindaco di Volla ora consigliere comunale Andrea Viscovo, l’unico a dimostrarsi sensibile alla questione, ha espresso le sue perplessità in Consiglio, promettendo che sarà lui stesso nella giornata di lunedì a recarsi all’ufficio tecnico per vigilare sulla richiesta di agibilità, pare infatti che ad oggi il comune non abbia ancora certificato nulla sulla sicurezza dei cantieri per l’incolumità dei bambini che dovranno frequentare la scuola, ma soprattutto nessuno sa con certezza se la scuola inizierà o meno.

Nel frattempo tutto va avanti e chissà quando i lavori termineranno e ancora una volta non ci sono dubbi su chi sia a rimetterci.

Buon anno scolastico a tutti voi bimbi e buona fortuna!

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