Morte di Antonio Ferrara, dipendente di Casoriambiente: sempre più probabile l’ipotesi dell’incidente stradale. Oggi pomeriggio i funerali.

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Lutto cittadino, nella giornata di oggi, per i funerali di Antonio Ferrara, 52 anni, deceduto lo scorso venerdi. L’operaio di Casoriambiente è rimasto schiacciato tra un auto compattatore e un furgone in  Via Giacinto Gigante, nella frazione di Arpino. L’uomo, che in un primo momento non sembrava essere in fin di vita e che è stato soccorso dai colleghi di lavoro, è deceduto presso la Clinica Villa dei fiori di Acerra a seguito delle gravi lesioni interne riportate durante l’impatto.

Una tragica fatalità, una morte assurda,  che  ha sconvolto l’intera cittadinanza, soprattutto perché è accaduta a meno di un mese di distanza dalla tragedia che ha visto morire Stefano Basile, altro dipendente di Casoriambiente, morto sul colpo dopo essere stato travolto dallo stesso automezzo su cui stava lavorando. (http://www.ildomenicalenews.it/casoria-sotto-schock-per-la-morte-di-stefano-basile/)

Fiumi di parole si sono succeduti in queste ore sui social network e sulla stampa locale; non sono mancate polemiche, accuse incrociate e rimpalli di responsabilità. Saranno i Carabinieri della compagnia di Casoria, che stanno indagando a ritmo serrato, a spiegare come sono andate realmente le cose. Tuttavia, secondo i primi risultati, i due terribili episodi,  seppur accomunati dal fatto che a morire sono stati due colleghi che svolgevano il proprio lavoro di pulizia stradale e raccolta rifiuti, sembrano essere molto diversi nella dinamica.

 Ieri sera abbiamo raggiunto telefonicamente il Dott. Vincenzo Auricchio, amministratore Unico di Casoriambiente spa per cercare di fare chiarezza anche in merito alla posizione della società: “Esprimo cordoglio e vicinanza assoluta alla famiglia di Antonio Ferrara, da parte mia e di tutta la società”, ha esordito.

“E’ una vicenda che ci lascia tutti sgomenti, al momento ci sono delle indagini in corso e non posso sbilanciarmi nè rilasciare dichiarazioni più precise fino a quando non avremo dei dati certi ed oggettivi. Tuttavia, stando ad una prima ricostruzione della vicenda, tutto porterebbe ragionevolmente a concludere che si sia trattato di un tragico incidente stradale che, per una pura e tremenda casualità, ha coinvolto due automezzi di Casoriambiente, causando la morte di un nostro dipendente”.

Se questa ipotesi venisse dunque confermata, il caso rientrebbe nella tipologia dell’incidente stradale, (il condizionale è d’obbligo in questi casi)  diversamente dalla vicenda di Basile per la quale, invece, parrebbe confermata la dinamica dell’incidente sul lavoro che ha acceso i riflettori sul problema “sicurezza” e sui controlli. “Affinchè si possa parlare di indicente sul lavoro deve esserci una correlazione tra i soggetti nello svolgimento delle proprie funzioni, cosa che non sembra esserci stata nella vicenda di Ferrara, ha aggiunto Auricchio. “Ovviamente mi sembra giusto rimarcare che qualora dai risultati delle indagini dovessero accertarsi delle precise responsabilità in capo a qualche soggetto, saremo pronti a prendere tutti i provvedimenti necessari”.

Tuona duro, invece, il Primo Cittadino di Casoria, Pasquale Fuccio, contro le accuse comparse in questi giorni nei confronti di Casoriambiente spa (e non solo) : “Trovo sconcertante che si trovi la forza di strumentalizzare una vicenda del giornale”, ha dichiarato in una video intervista di qualche ora fa, “e per questo non mi viene neanche voglia di commentare dichiarazioni polemiche in un momento di così forte dolore che colpisce la comunità intera e me personalmente” .

I funerali di Antonio Ferrara si terranno oggi pomeriggio alle 16 nella Basilica di San Mauro Abate.

La redazione de “Il Domenicale News” si unisce al cordoglio della famiglia e di tutta la città di Casoria.

Classe ’85, una laurea specialistica in Economia e gestione delle imprese nel cassetto e un tesserino da giornalista pubblicista nel portafogli. Permalosa e testarda, non perde occasione per “fare polemica” ed è definita dai suoi amici come una “presenza che si fa sentire, una che pensa una cosa e ne fa cento”. Cattolica, appassionata di musica e libri, adora stare in mezzo alla gente. Si è avvicinata al giornalismo nel 2008 quasi per caso e da allora non lo ha più lasciato: scriverebbe sempre (se solo glielo lasciassero fare!). Ha una insana passione per la politica e per il territorio in cui vive.