Congiunti ed affetti stabili: il rebus del nuovo decreto che tiene avvinti milioni di italiani in questi giorni

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di Alessandro D’Orazio

Cosa si intende per “congiunti” ed “affetti stabili”? Dalla sera del 26 aprile è una delle domande più ricorrenti nella testa degli italiani per via del nuovo decreto firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. La disposizione normativa che entrerà in vigore dal prossimo 4 maggio prevede, infatti, che “si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti, purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie”. Chi potremo andare quindi a trovare dalla prossima settimana?

Secondo l’Enciclopedia Treccani il termine “congiunto” indica quella persona che “è legata ad altri da un vincolo di parentela: affine, consanguineo, familiare, parente”. Anche l’articolo 307 del codice penale fornisce una definizione del vocabolo. Al comma 4 si legge infatti che “s’intendono per prossimi congiunti gli ascendenti, i discendenti, il coniuge, i fratelli, le sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti”.

Nel Dpcm sono inoltre ricompresi anche gli “affetti stabili” e i fidanzati. Se alla prima categoria è possibile attribuire il medesimo significato del termine “congiunto”, lo stesso potrebbe divergere nel caso dei fidanzati. Il loro status dovrà trovare infatti un chiarimento ufficiale da parte di Palazzo Chigi, che pubblicherà le cosiddette Faq nei prossimi giorni. Nel frattempo, però, una prima interpretazione appresa dall’Ansa propende per l’applicazione di un ventaglio più ampio rispetto alla tradizionale parentela, facendo quindi rientrare anche i fidanzati nella categoria dei soggetti che si potranno incontrare.

Gli amici – va invece sottolineato – non sono da considerarsi “affetti stabili”. Lo stesso premier Conte nel corso della conferenza del 26 aprile ha tenuto a precisare: “Non significa che si potrà andare in casa altrui a trovare amici e fare feste. Vorrei ricordare che un quarto dei contagi avviene negli appartamenti, nelle abitazioni private”. Infine anche le coppie di fatto andranno assimilate ai congiunti, proprio come i fidanzati e gli affetti stabili. Insomma, un semantico turbinio emotivo che sta coinvolgendo milioni di italiani in queste lunghe giornate di quarantena.

Classe 1992. Una laurea in Giurisprudenza ed una in Operatore giuridico d’impresa. Nel mezzo l’azione: paracadutista, sommozzatore e pilota d’aerei. Classicista convinto, quanto Cattolico. Appassionato di viaggi, lettura e scrittura. Un’esistenza volta alla costante ricerca delle tre idee che reggono il mondo: il Bene, la Giustizia e la Bellezza. Senza mai perdere di vista la base di ogni cosa: l’Umanità. Se fosse nato sostantivo, sarebbe stato il greco aretè e cioè, la disposizione d’animo di una persona nell’assolvere bene il proprio compito. La frase che lo descrive: “Darsi una forma, creare in se stessi un ordine e una dirittura”. Il tutto allietato da un bel dipinto di Giovanni da Fiesole.