La Gatta Cenerentola diventa un Cartoon, il noir che racconta Napoli

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Napoli non smette mai di sapersi raccontare, e ogni volta attraverso l’arte mostra le sue vesti più disparate agli occhi di increduli e innamorati che giorno per giorno cercano di accettare gli innumerevoli contrasti di questa città bella e dannata.

Rappresentata a mò di personaggio – sfondo, Napoli viene raccontata attraverso una delle fiabe più lette e raccontate di sempre.

La Gatta Cenerentola.

Il 14 settembre uscirà nelle sale cinematografiche la futuristica riproduzione di La gatta Cenerentola, in una veste mai pensata prima.

Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone sono i registi di questo progetto che per vedersi realizzato ha utilizzato uno degli strumenti più produttivi di quest’era: il crowdfunding, grazie al quale sono stati raccolti 1,2 milioni di euro utili per la realizzazione del cartoon.

La trama è tutt’altro che vicina alla storia cui siamo stati abituati da bambini. Cenerentola è orfana di uno scienziato che sognava di vedere Napoli rifiorire attraverso il progresso, cresciuta da una matrigna Angelica (Maria Pia Calzone) e le sue figlie sulla nave Megaride, una vecchia nave da crociera ferma da anni.

Proprio questa nave diventa la chiara rappresentazione della città, ricca di storie e vite passate conservate in ologrammi sparsi un pò ovunque.

Tutto viene trasposto in chiave futuristica e tremendamente realistica. Un noir nel quale magia e valori sentimentali vengono messi da parte. La tecnologia e l’interesse prevale, la città è affidata al camorrista Salvatore Lo Giusto chiamato “O’ Re” (Massimiliano Gallo) e difesa dal poliziotto Primo Gemito (Alessandro Gassmann).

La storia ripercorre la vita di Cenerentola sino ai suoi 18 anni mostrandola nelle sue accezioni più umane lontane da storie principesche.

Ieri il film d’animazione Gatta Cenerentola è stato presentato a Venezia, selezionato per la Categoria Orizzonti della 74° Biennale della Mostra del Cinema. L’opportunità non è stata nuova agli autori che già nel 2013 avevano partecipato con “L’arte della felicità” vincendo il premio EFA 2014 come “Miglior film d’animazione europeo”.

Bellissimo il commento sonoro con le musiche originali di Antonio Fresa e Luigi Scialdone.

 

Simona Barra nasce a San Giorgio a Cremano 22 anni fa. Ha studiato al liceo classico Garibaldi di Napoli e ora frequenta la facoltà di Giurisprudenza presso la Federico II. Appassionata di cinema, musica, libri e sport ha iniziato quest'anno la collaborazione con il Domenicale News.