Nipoti di Babbo Natale, l’iniziativa solidale per realizzare i desideri degli anziani

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di Alessandro D’Orazio

Manca poco più di un mese a Natale, anche se già si ipotizza che sarà una festività diversa rispetto agli anni precedenti. Le restrizioni e i timori dovuti all’emergenza epidemiologica in atto non lasciano ben sperare. Una categoria, più di tutte, risulta segnata dagli effetti di questa disastrosa pandemia; si tratta degli anziani ospitati nelle Rsa. Persone fragili e indifese, colpite doppiamente dalle conseguenze del morbo: da un lato, infatti, l’attenzione e i timori degli operatori sanitari nell’evitare contagi tra gli assistiti, dall’altro la necessità degli ospiti di rimanere all’interno delle residenze protette (senza beneficiare così delle visite dei propri cari) per una maggiore tutela personale.

Ed è per questo che, in occasione delle feste, non resta che sperare ed esprimere qualche piccolo desiderio. Un paio di calzettoni caldi, uno scialle, un cappello, delle ciabatte, una maglia nuova, un bastone per aiutarsi a camminare, dei pastelli per colorare: sono solo alcuni dei piccoli regali che alcuni anziani residenti nelle Rsa italiane vorrebbero ricevere a Natale. Ecco quindi che la onlus “Un sorriso in più” ha avviato, per il terzo anno consecutivo, il progetto “Nipoti di Babbo Natale”. Una iniziativa per rammentare anche a chi è all’interno delle case di riposo la generosità di chi sta fuori.

Quotidianamente, sul portale dedicato alla campagna “Nipoti di Babbo Natale”, gli operatori delle Rsa italiane inseriscono i desideri degli anziani ospiti delle loro strutture. Scorrendo tra i vari desideri chiunque può decidere di contribuire a realizzarne uno o più, cliccando sul tasto “Voglio regalare” e divenendo così un “nipote”. Una volta inseriti tutti i campi richiesti si verrà ricontattati dalla Rsa di riferimento dell’anziano, al fine di accordarsi sulle modalità di acquisto e consegna (a distanza) del regalo.

L’iniziativa lo scorso anno aveva coinvolto 91 case di riposo sparse in tutta Italia, realizzando 2.550 desideri. Ma quest’anno, anche grazie al tam-tam mediatico, si sta raccogliendo molta più generosità, tant’è che nell’arco di una sola giornata sono stati riservati oltre 650 desideri in procinto di essere esauditi. Desideri come quello di Pio, 88 anni: “Quello che desidero per Natale sarebbe stare bene e poter stare con i miei figli…ma questo non è possibile…quindi quello che desidererei è un gilet caldo di pile o di lana cotta per poter uscire in giardino e godermi l’aria fresca”. E siamo fermamente convinti che a Natale Pio troverà sotto l’albero il suo regalo.

Classe 1992. Una laurea in Giurisprudenza ed una in Operatore giuridico d’impresa. Nel mezzo l’azione: paracadutista, sommozzatore e pilota d’aerei. Classicista convinto, quanto Cattolico. Appassionato di viaggi, lettura e scrittura. Un’esistenza volta alla costante ricerca delle tre idee che reggono il mondo: il Bene, la Giustizia e la Bellezza. Senza mai perdere di vista la base di ogni cosa: l’Umanità. Se fosse nato sostantivo, sarebbe stato il greco aretè e cioè, la disposizione d’animo di una persona nell’assolvere bene il proprio compito. La frase che lo descrive: “Darsi una forma, creare in se stessi un ordine e una dirittura”. Il tutto allietato da un bel dipinto di Giovanni da Fiesole.