Sanremo Story – PER CHI L’HA VISTO E PER CHI NON C’ERA- Anni 2007-2008-2009

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-memorie semiserie di un’inguaribile romantica-

di Fortuna De Rosa

“PER CHI L’HA VISTO E PER CHI NON C’ERA” – ANNO 2007

2007Come già accaduto in precedenza, per rimediare allo scarso gradimento e agli ascolti scadenti, dopo le pippe arriva Pippo. Per la 57ma edizione del Festival si ricorre quindi nuovamente alla certezza Baudo, che stavolta si accompagna ad un’unica vera e propria co-conduttrice: la showgirl Michelle Hunziker.

Quindi tutto cambia affinché nulla cambi: torna la divisione tra Campioni e Giovani, la giuria di qualità, e la sigla “Perchè Sanremo è Sanremo”, PERCHÉ PIPPO SA SEMPRE QUELLO CHE GLI ITALIANI VOGLIONO!

Rispetto alle ultime edizioni molto più pop e radiofoniche, anche il cast risente molto della direzione artistica di zio Pippo e quindi è ricco di giovani promesse quali Johnny Dorelli, Nada, Milva, Al Bano, Marcella e Gianni Bella, INSOMMA Più CHE SANREMO, UN CENTRO ANZIANI!

La canzone vincitrice della sezione Campioni, però, sarà la poetica “Ti regalerò una rosa” del giovane Simone Cristicchi, anche vincitore del Premio della Critica: una commovente lettera d’amore che un pazzo, Antonio, scrive alla sua amata Margherita dal manicomio dove è chiuso e dove si sono conosciuti, prima di suicidarsi buttandosi dal tetto dell’ospedale.

Si segnala inoltre la presenza di pezzi come: “Nel perdono” di Al Bano, con testo di Renato Zero, classificatasi al 2° posto; “Schiavo d’amore” dello sconosciutissimo cantante lirico Piero Mazzocchetti, arrivato terzo; “Chissà se nevica” di Mango; “Musica” di Paolo Meneguzzi, uno dei pochi concorrenti sotto gli 85 anni; “Il terzo fuochista” di Tosca, brano molto originale di ispirazione popolare/bandistica: una filastrocca eseguita come una sorta di processione festosa; “Vivere normale” del duo Pooh padre-figlio Francesco e Roby Facchinetti, CHE STAVOLTA SI ASSUME LE PROPRIE RESPONSABILITÀ E CI METTE LA FACCIA! “Appena prima di partire” degli Zero Assoluto; ”Forever-Per sempre” brano (alquanto bruttino) dei fratelli Gianni e Marcella Bella; “Tutto da rifare” dei Velvet; “In Italia si sta male”, testo provocatorio di Rino Gaetano portato all’Ariston da Paolo Rossi.

La categoria Giovani è vinta da Fabrizio Moro, che con la sua “Pensa”, una canzone arrabbiata contro la mafia, vincerà anche il premio della critica Mia Martini.

A conti fatti, però, la scommessa sulla tradizione di Super Pippo si rivelerà comunque vincente: il Festival ottiene buoni ascolti, le canzoni sono accolte con favore ed il risultato è che quindi il Pippone nazionale sarà l’unica certezza anche per il futuro Sanremo 2008…

La vera ventata di freschezza di questa edizione è rappresentata, decisamente, dalla presenza di Daniele Silvestri che con il suo brano “La paranza”, si piazzerà al 4° posto e ci regalerà alcuni dei momenti più allegri del Festival https://www.youtube.com/watch?v=cy-Y-teG04Y

Canzone dai ritmi vagamente latino-americani e dal testo apparentemente spensierato, ma in realtà ricco di riferimenti ironici all’attualità, con le colorate e affollate performance delle diverse serate, Daniele ci ricorda…

#perchèSANREMOèSANREMO

SEMPRE!

 

“PER CHI L’HA VISTO E PER CHI NON C’ERA” – ANNO 2008

2008Dati gli ascolti vincenti della passata edizione, quella del 2008 è la tredicesima (e –per ora- ultima) volta di Pippo Baudo al Festival.

Giusto per dimostrare al pubblico le sue idee innovative, torna alla conduzione, insieme a Piero Chiambretti, con l’accoppiata valletta mora/valletta bionda, le attrici Bianca Guaccero ed Andrea Osvárt, ed una gara con 34 cantanti divisi in due sezioni: Campioni e Giovani… PIÙ NOVITÀ DI COSÌ…

Sin dall’inizio, a cominciare dall’annuncio del cast, questa 58ma edizione del festival non viene accolta con favore dalla critica e ancor di meno lo sarà dagli ascolti, risultando il Festival meno visto di sempre e battuto, per la seconda volta nella sua storia, da un programma in onda sulle reti Mediaset: una puntata della fiction “I Cesaroni” (la volta precedente era toccato, nel 2005, alla Ventura essere battuta da una puntata del “Grande Fratello”)… PIPPO PERDONALI, PERCHÉ NON SANNO QUELLO CHE FANNO!!

Questo, nonostante il “colpo di scena” che anima questo Festival, avvenuto nella prima puntata: la squalifica di Loredana Bertè per aver presentato un brano, “Musica e parole”, uguale a “L’ultimo segreto”, scritto dagli stessi suoi autori ed inciso da Ornella Ventura nel 1988. Loredana eseguirà comunque fuori gara il suo pezzo anche nelle altre serate, è riceverà, nella commozione generale dell’Ariston, il Premio della Critica assegnato nel 1982 alla sorella Mia Martini per il brano “E non finisce mica il cielo” e mai ritirato.

A sorpresa, vincitrice della sezione Campioni è la coppia di semi-sconosciuti Giò Di Tonno (già concorrente tra le Nuove Proposte nel 1994) e Lola Ponce (prima cantante non italiana a vincere la kermesse), protagonisti del musical di Riccardo Cocciante «Notre Dame de Paris» ed in gara, anche al Festival, con una canzone tratta da un musical («Pia de’ Tolomei» di Gianna Nannini): “Colpo di fulmine”.

Seconda classificata, ma data per favorita fin dall’inizio, è Anna Tatangelo, ormai ufficialmente signora D’Alessio, con “Il mio amico”, un brano, scritto proprio da Gigi e dedicato al suo migliore amico gay. È grazie a lei che vivremo il momento più memorabile del festival: durante la premiazione finale, Annarella, arrivata a Sanremo come la ragazzina procace sfasciafamiglie, dal palco dimostra di “essere una donna” (per citare lei stessa) e dedica, in sfregio ai fischi del pubblico, il suo secondo posto a D’Alessio, con un MarioMerolianissimo: «GIGGì, TE AMO!»…SANREMO GRANDI EMOZIONI.

Eppure, anche in questa edizione criticatissima, si segnala la presenza di alcuni buoni pezzi come: “Eppure mi hai cambiato la vita” di Fabrizio Moro, classificatosi al 3° posto; “Ricordi” dei Finley; “Grande” di Paolo Meneguzzi; “L’amore non si spiega” del solito, raffinato Sergio Cammariere; “Cammina nel sole” di Gianluca Grignani; “Grande sud” di Eugenio Bennato; “Rivoluzione” pezzo rap di Frankie hi-nrg; “A ferro e fuoco” di Mario Venuti; e la carinissima “Vita tranquilla” di Francesco Tricarico, artista tanto apparentemente stralunato quanto bravo e profondo, che ottiene un piazzamento bassissimo in classifica, ma vince il premio della critica Mia Martini.

La categoria Giovani è vinta dalla dimenticabilissima canzone “L’amore” del dimenticabilissimo duo veronese Sonohra, al secolo Luca e Diego Fanello, due fratelli mechessatissimi e tamarrissimi infatti poi (FORTUNATAMENTE) scomparsi nel nulla.

La canzone che lascio al vostro ascolto è, però, “Il solito sesso” di Max Gazzé, che, pur non essendo un personaggio musicalmente Sanremese, ha spesso arricchito il festival con il suo stile nostalgico ed ironico e con pezzi bellissimi come questo, che, non a caso, risulterà essere il brano della kermesse più trasmesso dalle radio…

https://www.youtube.com/watch?v=k3gnQAP2JTY

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“PER CHI L’HA VISTO E PER CHI NON C’ERA” – ANNO 2009

2009Siamo nel 2009, la crisi economica mondiale ha ormai colpito anche l’Italia, cancellando per sempre l’ottimismo del passato e con esso Pippo Baudo e i suoi Festival, meravigliosi carrozzoni della tradizione sempre uguale a sè stessa. In questa condizione di cupezza, viene richiamato quindi un big della leggerezza, della semplicità e soprattutto dei grandi ascolti: Paolo Bonolis, che, quattro anni dopo il suo primo Festival, accetta di tornare a Sanremo. Stavolta il conduttore sceglie di affiancarsi al fedele amico e spalla collaudata Luca Laurenti, con la partecipazione di diversi co-conduttori nelle cinque giornate: Maria De Filippi, Paul Sculfor, Alessia Piovan, Nir Lavi, Eleonora Abbagnato, Thyago Alves, Gabriella Pession, David Gandy, Ivan Olita.

Ventisei i cantanti in gara divisi in due categorie: Artisti (composta da 16 cantanti noti) e Proposte (composta da 10 artisti emergenti), e saranno soprattutto queste ultime, rispetto alle annate precedenti sicuramene deludenti, il vero punto di forza di questo Festival, che sarà premiato dal pubblico con ascolti mai così alti dal 2005.

Anche quest’anno non poteva mancare il momento SANREMO GRANDI EMOZIONI: durante l’intervista di Bonolis a Hugh Hefner, il magnate dell’editoria creatore della rivista Playboy (CAUSA DI GENERAZONI DI MIOPI DAL 1953), irrompe sul palco una donna seminuda con un bodypainting che riproduce una tigre, per protestare contro l’uso delle pellicce.

Da un punto di vista musicale, la 59ma sarà la prima di tante edizioni che risentirà sempre di più della forza che i talent stanno assumendo dal punto di vista mediatico: nella scelta del cast; per la presenza della stessa regina Maria De Filippi come co-conduttrice della serata finale (E FIN QUI POTREBBE ANCHE ESSERE UNA COSA BUONA); per la vittoria di Marco Carta con “La forza mia” (ORRIBILE!): il segno tangibile che la democrazia, in questo caso incarnata dal televoto, a volte genera mostri, considerando anche la buona qualità di molti altri brani in gara.

Si segnala inoltre la presenza di pezzi come: “          Luca era gay” di Povia, che arriva al 2° posto, ma solleva non poche polemiche: dietro una melodia molto orecchiabile (ANCHE “FACCETTA NERA” LO ERA, EH…RICORDIAMOCELO!), infatti, il testo della canzone allude all’omosessualità come condizione guaribile con la psicanalisi…INSOMMA, ROBA DA FARCI RIMPIANGERE IL PICCIONE…E HO DETTO TUTTO! “Non riesco a farti innamorare” di Sal Da Vinci che si piazzerà al 3° posto; “Biancaneve”, cantata da Alexia e Mario Lavezzi; “L’Italia” di Marco Masini; “E io verrò un giorno là” Patty Pravo; “L’opportunità”, canzone scritta da Pupo con Mogol e cantata con Paolo Belli e Youssou N’Dour; “Uomo senza età” di Francesco Renga; “Il mio amore unico” di Dolcenera, bocciata dalla classifica, ma premiata dagli ascolti in radio; “Più sole” di Nicky Nicolai e Stefano Di Battista, con testo scritto da Jovanotti; “Il paese è reale” degli Afterhours, pezzo subito eliminato, ma vincitore del premio della critica Mia Martini; Il bosco delle fragole del solito, scanzonato Tricarico.

Accanto ad un parterre ricco di big, ma con canzoni tutt’altro che memorabili, la categoria Proposte è invece ricca di giovani che lasceranno il segno: vinta dal goffo personaggione Arisa con la sua orecchiabilissima “Sincerità” (che si aggiudica anche il premio della critica), ci lascia pezzi come: “Come in ogni ora” di Karima, altro prodotto dei talent (MA TALENTUOSO DAVVERO); “Egocentrica” della raffinata Simona Molinari; “Spiove il sole” di Irene Fornaciari, figlia esordiente di cotanto papà Zucchero; “Un desiderio arriverà” della bravissima e purtroppo poco nota al grande pubblico Silvia Aprile, con testo del nostro amatissimo Pino Daniele che la accompagnerà anche nella serata dei duetti.

Ma la canzone che vi lascio è “Come foglie” della (per me) vera rivelazione di questo Festival: la particolarissima Malika Ayane, voce insolita a “servizio” di un bel testo del Negramaro Giuliano Sangiorgi: un successo annunciato, premiato anche dagli ascolti in radio, di una delle cantanti che è, ad oggi, uno dei migliori prodotti musicali del panorama italiano…

http://www.dailymotion.com/video/x9414t_malika-ayane-come-foglie-live-at-sa_music

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