Ho visto cose che voi umani…

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di Alfredo Carosella

Sono passati più di 40 anni da quando Ridley Scott girò “Blade Runner”, un film nel quale alcuni agenti speciali danno la caccia a replicanti dalle sembianze umane che sono fuggiti dalle colonie extra-mondo, dove erano stati spediti a lavorare, e sono tornati illegalmente sulla Terra. Il romanzo di Philip Dick, al quale si è liberamente ispirato il film, è addirittura del 1968, un anno prima dell’allunaggio dell’Apollo 11.

Nel 2001 Steven Spielberg ha scritto e diretto “A.I. Intelligenza Artificiale”, basato su un progetto di Stanley Kubrick, anch’esso ispirato a un racconto della fine degli anni ’60: “Supertoys che durano tutta l’estate” di Brian Aldiss. Kubrick attese lo sviluppo della tecnologia digitale ma morì nel 1999 lasciando incompiuto il progetto che fu portato avanti da Spielberg. Nel film la Terra è stata devastata dall’effetto serra e ha subito l’innalzamento degli oceani che hanno sommerso le città costiere. L’uomo, nel frattempo, ha creato dei robot in grado di provare sentimenti umani. In particolare, viene creato il modello di un bambino che può essere venduto alle coppie che non possono avere figli a causa delle leggi che limitano la natalità. Anche in questo caso la situazione sfugge di mano e vengono organizzate delle fiere nelle quali gli umani distruggono i robot. Il risultato, però, è che l’umanità si estingue.

A che punto siamo arrivati con l’uso dell’intelligenza artificiale oggi?

Si stanno sperimentando applicazioni in grado di compensare alcune disabilità umane e di migliorare le condizioni lavorative, la possibilità di spingersi oltre i limiti attualmente conosciuti ma siamo sicuri che creare esseri migliori di noi, perfetti e immortali, sia una buona idea?

Il 25 marzo di quest’anno è comparsa su Twitter un’immagine di Papa Francesco che indossa un lussuoso piumino bianco. In pochi giorni ha raggiunto 25 milioni di visualizzazioni ma è un fake: un’immagine falsa creata dall’intelligenza artificiale Midjourney, la stessa che è stata utilizzata per creare l’immagine di Putin inginocchiato davanti a Xi Jimping e di Trump arrestato dall’Fbi.

Il programma crea immagini da descrizioni testuali, quindi basta descrivere al software l’immagine che si desidera creare e il gioco è fatto. Oltre a produrre fake news più o meno credibili può servire a ricreare un’ipotetica scena del crimine. E chissà cos’altro.

Gli sceneggiatori americani di tv e cinema sono in sciopero da sei settimane, spaventati dalla possibilità di perdere il lavoro a causa dell’intelligenza artificiale che sarebbe in grado di scrivere il copione di un film nella metà del tempo che occorrerebbe a un essere umano.

ChatGpt è un software progettato per simulare una conversazione con un essere umano, basato su intelligenza artificiale e apprendimento automatico con supervisione e rinforzo.

L’ultima versione, varata nel marzo scorso, può accettare input di immagini, video, audio e testo e produrre output di testo. Ha un vocabolario più ampio delle versioni precedenti, comprende le intenzioni dell’utente, governa la creazione di contenuti inventati.

Fantascienza? Roba da americani?

Rocco Tanica (Sergio Conforti), particolarmente noto per essere stato il tastierista di “Elio e le storie tese”, è il primo essere umano che ha scritto un libro con l’ausilio dell’intelligenza artificiale Gpt-3, un software in grado di riconoscere il testo prodotto dall’autore, apprenderne le caratteristiche e generare nuovi contenuti a integrazione di quelli esistenti (Fonte: Il Saggiatore).

La doppiatrice irlandese Remie Michelle Clarke, che chiede fino a duemila dollari per 30 secondi della sua voce, ha appena scoperto che la sua voce clonata dall’intelligenza artificiale costa appena 27 dollari. In un’intervista ha rivelato di aver firmato tre anni fa un contratto nel quale concedeva a terze parti di poter accedere ai suoi campioni vocali. Non poteva immaginare cosa sarebbe successo in così poco tempo.

Risuonano sinistre le parole del dialogo finale di Blade Runner, pronunciate dal replicante Roy Batty interpretato dal compianto Rutger Hauer:

«Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.

E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia.

È tempo di morire.»

Il "Domenicale News" fondato e diretto da Pasquale D'Anna nel 2011, nasce dall'idea e dai bisogni di un gruppo di persone che attraverso il giornale e l'Associazione culturale Kasauri, editrice dello stesso, concretizzano la voglia e l'aspirazione di un desiderio di informazione libera, indipendente e generalista. Resta immutata la volontà di rivolgerci ad un pubblico che dalle idee è incuriosito perchè "Il Domenicale" è soprattutto frutto di una idea.